Abid Jee sospeso dalla cooperativa Lai-momo per il commento sullo stupro di Rimini

29/08/2017 di Redazione

Abid Jee sospeso dalla cooperativa Lai-momo dove lavorava come mediatore culturale. È stata questa la sanzione, l’unica possibile alla luce del contratto di lavoro nazionale come rimarcato dalla cooperativa, per l’orribile commento scritto dal giovane di origini pakistane sulla pagina Facebook del Resto del Carlino in merito allo stupro di Rimini.

ABID JEE SOSPESO DALLA COOPERATIVA LAI-MONO DOPO IL COMMENTO SULLO STUPRO NORMALE

Abid Jee aveva postato una riflessione orribile, che ha creato un caso mediatico. «Lo stupro è peggio ma solo all’inizio, una volta si entra il pisello poi la la donna diventa calma e si gode come un rapporto sessuale normale». La professione di mediatore culturale in supporto ai migranti svolta dal giovane di origini pakistane residente a Bologna è diventata ulteriore elemento di polemica. La cooperativa Lai-momo ha così adottato quella che definisce l’unica sanzione possibile al momento, la sospensione del suo dipendente dall’attività lavorativa. «Al di là di ogni ferma condanna morale già espressa, riteniamo che questo comportamento abbia danneggiato gravemente la nostra immagine e abbiamo preso fermi provvedimenti, in base a quanto consentito dalla legge. Nel rispetto delle disposizioni vigenti e del CCNL delle Cooperative sociali, infatti, abbiamo avviato oggi una procedura disciplinare e contestualmente abbiamo sospeso il dipendente in via cautelativa da ogni attività lavorativa».

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LA DIFESA DI LAI-MOMO DAL COMMENTO ORRIBILE SULLO STUPRO DI ABID JEE

La cooperativa ha diffuso un lungo comunicato stampa in cui, oltre alla condanna per le parole scritte dal proprio dipendente, ha evidenziato come in precedenza si fosse dimostrato professionale. «La persona in questione, ovviamente agendo personalmente, ha espresso affermazioni che la nostra cooperativa condanna fermamente in quanto di una gravità inaudita e profondamente contrarie ai principi e valori che sono alla base del nostro pensiero e da sempre orientano il nostro modo di lavorare…Qualora il candidato superi la selezione, ha luogo la condivisione di un codice etico che la coop. ha redatto appositamente per tutte le attività che svolge, con la firma del quale si richiede al candidato la corrispondenza ad un codice di comportamento ispirato ai valori e ai principi che sono alla base dell’operato della coop.L’assunzione di questa persona è avvenuta dopo un periodo di collaborazione occasionale in cui sono state verificate la correttezza e professionalità del suo operato, che ci sono state confermate oggi dai coordinatori e dai colleghi a lui più vicini, scossi e stupiti dal suo commento FB, che mai avrebbero immaginato e dal quale, ovviamente, si dissociano completamente».

 

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