Giorgetti: «Ormai il Parlamento non serve più a nulla»

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Unico esponente del governo presente al Meeting Cl di Rimini, Giorgetti si lascia andare ad un intervento tagliente sul ruolo delle istituzioni democratiche in Italia, rese feticci dalle ondate populiste

Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, era l’unico esponente del governo presente al Meeting Cl di Rimini. Ma non si è fatto notare solo per quello, anzi. Il suo intervento sulla condizione dello Stato italiano e della situazione politica è tagliente: « Ormai il Parlamento non serve più a nulla».

Giancarlo Giorgetti e l’ondata del populismo

Per l’esponente della Lega Nord è fondamentale far «rientrare il tema delle riforme delle istituzioni democratiche». È necessario, continua, imporre un cambiamento al contratto di governo «perché il populismo e quello che accade attorno ai palazzi di Roma ci sta travolgendo e se non si riformano le istituzioni si fa in fretta a buttare via tutto quanto» ha dichiarato durante il suo intervento.
La reazione, che Giorgetti definisce «populista e identitaria» ha travolto anche la democrazia rappresentativa. Ecco perché il sottosegretario arriva a dire che «il Parlamento non conta assolutamente più nulla». O meglio, non conta più per come è sempre stato concepito. Rivolgendosi a Maria stella Gelmini, Giorgetti sottolinea come il Parlamento, invece di essere punto di riferimento per la politica e per i cittadini, sia ormai diventato « il luogo dell’inconcludenza della politica» e di conseguenza gli elettori perdono fiducia nell’istituzione stessa. Giorgetti conclude avvertendo la classe politica che «se continuiamo a difendere questo feticcio della democrazia rappresentativa sbagliamo e non facciamo un bene alla stessa democrazia»

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