Il discount della coca: 30 euro per una dose

Un’inchiesta di Repubblica Roma firmata Giulia Destefanis svela le nuove frontiere del ricorso alla droga e dello spaccio. L’allarme sociale ora è più che mai elevato: continua ad abbassarsi, infatti, l’età in cui si comincia a consumare stupefacenti, si diffondono sempre di più i mix con farmaci e alcol e, soprattutto, cala il prezzo delle sostanze.

 

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“CITTA’ IN MANO ALLA CRIMINALITA'” – Al Sert della Capitale il professor Gianni Testino afferma:

«A giudicare dai racconti che sento, la città è in mano alla criminalità organizzata il nostro Centro nasce per gli alcolisti, ma il 35% degli utenti fa anche uso di cocaina. La percentuale è raddoppiata nel giro di due anni. Considerando che questa è solo la punta dell’iceberg, mi chiedo quanto sia ormai diffuso il fenomeno in città».

“SI COMINCIA A 14 ANNI” – Che la situazione sia emergenziale lo conferma anche chi le groghe le ha consumate per decenni. Racconta Destefanis su Repubblica Roma:

Pochi in corsia hanno voglia di raccontarle. Ma chi comincia a parlare è un fiume in piena. E il discorso, in breve, vira sui giovani. «Sono tanti quelli che stanno cominciando a farsi, è una pena », dice Sergio, un veterano, che nel tunnel è entrato negli anni ’80 e ne è uscito solo un anno fa, dopo due lustri di carcere. «Non che ai miei tempi non cominciassimo presto, ma ora si batte ogni record». Anche perché i costi non sono più impossibili. «Si comincia a 14 anni con le “palline”, piccole dosi di cocaina da 30 euro, quanto una paghetta – spiega Mario, che per ragioni anagrafiche non può fare paragoni con gli anni ’80, ma in compenso è aggiornato sulle nuove tendenze – si nascondono in bocca, te le offrono in discoteca, o nei bagni a scuola, dove i ragazzi più grandi smerciano dosi per ripagarsi le loro».

DALLA DIPENDENZA ALLO SPACCIO – Nel mondo dello spaccio si entra per necessità:

«Il problema dei giovani sono le polidipendenze: mischiano alcol, stimolanti, droghe – conferma il direttore del Sert Asl 3 Ponente, Giorgio Schiappacasse – I Sert erano diventati servizi per vecchi, ma da 5 anni sono di nuovo popolati da giovani, dalla fascia d’età sotto i 24 anni». Che si inguaiano quando inizia la dipendenza e i 30 euro della paghetta non bastano più. Con Mario, davanti a un taccuino, ci mettiamo a fare un po’ di conti: «Il costo medio della coca è di 80-100 euro al grammo. Dagli albanesi, dicevo, la trovi anche a meno, ma la qualità è scarsa. Ora: i tossici un grammo lo consumano in un giorno, basta per 6-8 iniezioni o 8-10 sniffate. Sono 3 mila euro al mese. Con un consumo più ridotto, diciamo regolare, si spendono in media mille euro al mese». Non noccioline. «Per quanto mi riguarda, sono arrivato a spenderne 6 mila. È per questo, per aver la coca gratis, che entri nel giro e cominci a spacciare».

(Fonte foto: LaPresse)

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