«La marcia su Rom»: l’orribile gioco di parole del Tempo in prima pagina

I giornali di centrodestra ci hanno ampiamente abituato ai loro titoli offensivi in prima pagina. Talvolta sessisti o razzisti. Oggi abbiamo un nuovo, ennesimo, esempio. Il quotidiano Il Tempo titola «La marcia su Rom» per commentare le tensioni a Guidonia tra i residenti e gli abitanti di un campo nomadi e soprattutto per dare notizia della decisione della comunità gitana di scendere in piazza nella Capitale per protestare per i servizi igienici carenti che vengono loro forniti.

«MARCIA SU ROM», ORRIBILE GIOCO DI PAROLE DEL TEMPO IN PRIMA PAGINA

«La marcia su Rom» è un chiaro, infelice, riferimento alla marcia su Roma che nel 1922 diede inizio all’ascesa di Benito Mussolini. La marcia su Roma fu una manifestazione armata che aveva come obiettivo la presa del potere: la violenza fu utilizzata per fare pressione sul re e costringerlo a cedere il campo al fascismo e ai fascisti. Tirarla in ballo oggi è quantomeno inopportuno. Perché oggi avviene qualcosa di molto diverso da allora. Un popolo, che da secoli vive una continua discriminazione, legittimamente esprime un malessere. Non c’è nulla di eversivo nel farlo. Nel campo nomadi di Castel Romano, dove vivono oltre mille persone, c’è una vera e propria emergenza sanitaria. Sono stati accertati decine di casi di scabbia, rogna, epatiti ed altre gravi patologie. Ma c’è di più. Andrebbe ricordato che che talvolta quella discriminazione ai Rom si è trasformata in una terribile persecuzione: accadde anche dopo quella marcia di 95 anni fa, con gli internamenti operati dal regime del Duce. Negli stessi anni in cui, in un’altra parte d’Europa, avveniva un genocidio sistematico. I giochi di parole è meglio riservarli ad altre vicende.

(Immagine: prima pagina del quotidiano Il Tempo del 28 settembre)

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