Sulle ong è scontro tra Saviano e Salvini: il leader della Lega lancia l’hashtag #barconepersaviano

Nel Mediterraneo non si ferma lo scontro sulle ong e sulla vicenda della nave Iuventa della Jugend Rettet. Sui social, invece, corre a colpi di post e di tweet l’astio tra Roberto Saviano e Matteo Salvini. Lo scrittore ed editorialista di Repubblica era stato il primo a intervenire sulla questione, manifestando la sua solidarietà nei confronti delle persone che salvano le vite in mare e puntando il dito contro il leader della Lega Nord. Secondo Saviano, infatti, «si cerca di manipolare il più possibile, come tenta di fare l’aberrante (e come sempre ridicolo) post di Matteo Salvini, che parla di Ong che hanno protetto scafisti».

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ONG SAVIANO SALVINI: È SCONTRO SUI SOCIAL NETWORK

Le parole «ridicolo» e «aberrante» colpiscono in pieno Matteo Salvini che non ci sta e che replica immediatamente. L’esponente del Carroccio, via Facebook, si domanda «Saviano gode dei 600.000 clandestini sbarcati, di scafisti, mafiosi e terroristi arricchiti, di un’Italia sempre più insicura?». E poi chiude con un riferimento alla posizione economica dello scrittore («più sono ricchi e più se ne fregano») e lancia l’hashtag #barconepersaviano.

La controrisposta non si fa attendere. Saviano è colpito negativamente dall’hashtag e conferma la sua idea sulle parole «ridicolo» e «aberrante» riferite alla posizione di Salvini sulla questione delle ong che salvano i migranti nel Mediterraneo. Secondo lo scrittore, il post del leader della Lega non è che un altro dei tasselli della sua campagna elettorale, alla ricerca di consensi da parte della «canaglia razzista». Saviano chiude scrivendo: «Sono orgoglioso di prestare la mia voce per difendere chi salva vite, anche dalle accuse populiste come le sue».

ONG SAVIANO SALVINI, I MOTIVI DELLA CONTESA

La vicenda del sequestro della nave Iuventa della ong Jugend Rettet ha suscitato diverse reazioni nel mondo politico. Restano da chiarire i presunti rapporti tra le organizzazioni che operano nel Mediterraneo e gli scafisti, mentre le ong – che sono chiamate ad applicare il codice Minniti per disciplinare le loro modalità di intervento – si dividono tra solidali alla causa della Jugend Rettet e chi sottolinea i suoi errori.

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