Putin apre all’inchiesta sulle persecuzioni contro i gay in Cecenia

06/05/2017 di Andrea Mollica

Vladimir Putin ha rotto il suo silenzio sulle denunce in merito alle persecuzioni subite dai gay in Cecenia. Dopo le rivelazioni del quotidiano russo Novaya Gazeta diverse Ong avevano confermato come nella Repubblica caucasica, federata alla Russia, la comunità Lgbt abbia subito arresti immotivati e violenze ripetute negli ultimi mesi. Il caso era esploso a livello diplomatico nei giorni scorsi. Angela Merkel aveva infatti espresso preoccupazioni per le conferme ricevute al mancato rispetto dei diritti degli omosessuali in Cecenia nell’incontro con Putin, prima nel colloquio col presidente russo e poi nella conferenza stampa. Sul volto dell’inquilino del Cremlino era visibile l’imbarazzo quando la cancelliera della Germania aveva sollevato il tema. La pressione esercitata dalla leader più importante dell’UE sembra aver avuto effetto. Vladimir Putin ha infatti annunciato ieri di aver chiesto al procuratore generale della Russia e al ministro degli Interni del governo Medvedev di aiutare un’inchiesta in merito a quanto sia avvenuta e succeda tuttora in Cecenia nei riguardi degli omosessuali. L’indagine è condotta dal difensore civico del Cremlino, che ieri ne ha parlato con Putin. In questo colloquio il presidente russo ha confermato come le massime autorità l’appoggeranno nel suo lavoro di chiarimento. Putin ha definito le denunce come indiscrezioni su quanto succeda alle persone con un orientamento sessuale non tradizionale nel Caucaso settentrionale. Ramzan Kadyrov, il presidente della Cecenia, ha subito spiegato di esser disponibile a collaborare con le autorità federali, anche se le sue dichiarazioni hanno evidenziato la consueta mancanza di rispetto verso gli omosessuali. Kadyrov ha infatti ribadito come in Cecenia non esistano gay. Nelle settimane scorse si sono moltiplicate le denunce su quanto avvenga in questo territorio russo nei confronti della comunità Lgbt. Anche diversi media internazionali hanno raccolto testimonianze sulla campagna anti gay lanciata dalle autorità cecene, con arresti e campi di detenzione dove sono praticate violenze contro chi ama persone del suo sesso. La Cecenia ha una popolazione a netta maggioranza islamica, e il tradizionalismo religioso è molto forte, così come è diffuso anche il radicalismo musulmano.

Foto copertina: Attila Volgyi/Xinhua via ZUMA Wir

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