Il fratello di Amedeo Mancini: «Se vede un negro gli tira le noccioline, per scherzare»

08/07/2016 di Redazione

Era solo un allegrone. Una persona che “se vede un negro gli tira le noccioline ma lo fa per scherzare”. Queste le parole di Simone Mancini sul fratello Amedeo Mancini accusato di aver ucciso con un tubo metallico il profugo nigeriano Emmanuel Chidi Namdi a Fermo.

Quelli che stappano lo spumante sulla morte di Emmanuel, il nigeriano picchiato a morte a Fermo

IL FRATELLO DI AMEDEO MANCINI: “SCIMMIA? UNA BATTUTA”

Simone Mancini ha raccontato su La Stampa la vita difficile del fratello, con un Daspo alle spalle e ora in stato di fermo per la morte di Emmanuel. «Mio fratello è sempre stato comunista: come fa a essere razzista se ha un amico del cuore maghrebino? – ha spiegato Simone – È generosissimo, diventa violento solo se lo vai a cercare». E su Emmanuel e Chimiary aggiunge: «Boh, quei due potevano starsene. Mica li abbiamo chiamati noi in Italia». L’insulto “scimmia”?

Via, era un battuta…

A sostenerlo anche gli amici dell’ultrà. Il razzismo non c’entra:

L’amico d’infanzia Sandro Rossi giura che è stato un equivovoco. «Probabilmente voleva scherzare. Amedeo non è razzista, ha anche un amico del cuore maghrebino. E con me è stato generosissimo: se non mi sono ammazzato dieci anni fa, quando la ragazza mi ha mollato, lo devo a lui».
Sono questi i giovani che inneggiano alla razza ariana dei quali parla monsignor Vinicio Albanese, presidente della Fondazione Caritas che ha accolto la coppia in fuga da Boko Haram? Il prete sostiene che «a Fermo si respira un bruttissimo clima di violenza», e tira in ballo misteriosi attentati dinamitardi a ben quattro chiese della zona. «Ma quali bombe! – replica il fratello dell’assassino – Quello ci ha fatto i soldi, con gli immigrati: per forza li difende». Adele Dari, mamma di Andrea Fiorenza: «Pensasse a difendere i cristiani, prima».

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