Bruxelles boccia l’Italia per gli aiuti dati all’Ilva: al via la procedura d’infrazione

24/12/2015 di Redazione

Il fronte di scontro tra Unione Europea e Italia si allarga. Dopo la questione Salvanche ora si passa all’acciaio dell’Ilva. Nel mirino di Bruxelles il salvataggio di Banca Tercas, la banca di Teramo. Non solo: qualche giorno fa è arrivata la lettera formale con cui si preannuncia l’apertura della “procedura di infrazione” per i finanziamenti forniti all’Ilva. E sarebbero pronti tre ricorsi alla Corte europea.

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Riporta Claudio Tito su Repubblica:

Il documento è stato firmato dal commissario alla Concorrenza, Margrethe Vestager, e punta l’indice proprio sull’ultimo prestito da trecento milioni. Anche per il gruppo siderurgico italiano l’accusa non cambia: aiuti di Stato. In più, nell’ultimo mese, si è consumata anche la complicata e controversa dialettica tra il governo Renzi e la Commissione Juncker sul recente decreto salva-banche.

Sul caso Ilva, infatti, il governo insiste nel richiamare l’attenzione sulla circostanza che non si tratta di un semplice “salvataggio” ma anche di un’operazione finalizzata al risanamento ambientale. E secondo l’esecutivo italiano, proprio la disciplina europea prevede l’intervento pubblico in questi casi e in modo particolare in riferimento all’intervento siderurgico. La procedura
di infrazione, nella fattispecie, non è stata ancora completata. Ma se l’esito dovesse essere negativo, Palazzo Chigi è pronto ad attivare appunto il ricorso alla corte di Giustizia.

(in copertina foto ANSA/LUCA ZENNARO)

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