Ignazio Marino presenta la nuova giunta: “Il segnale a Renzi? È il mio programma”

Ignazio Marino presenta la nuova giunta in Campidoglio: “Il segnale che chiede Matteo Renzi? Eccolo, è il programma di medio termine e sono le personalità che ha scelto il sindaco per le loro specificità“. Ostenta serenità e controllo il primo cittadino che ha convocato i giornalisti nella sala della Protomoteca per la presentazione della nuova e travagliata giunta di Roma Capitale, quella che dovrebbe garantire la ripartenza della città ed evitare le dimissioni del sindaco-chirurgo: Marco Causi, già assessore al Bilancio delle giunte di Veltroni, torna alla guida finanziaria della Capitale d’Italia; Marco Rossi-Doria, già nel governo di Mario Monti, prende la delega alla Scuola e alle Periferie; Stefano Esposito, senatore del Pd noto per le sue posizioni pro-Tav e commissario del Pd Ostia, al difficile dossier dei trasporti; Luigina di Liegro, nipote di Don Luigi, riceve la delega al Turismo.

IGNAZIO MARINO: “RENZI CHIEDE SEGNALI, ECCOLI”

Non evita il confronto con Matteo Renzi, il sindaco Ignazio Marino.

Sui giornali questa mattina il segretario del Pd e presidente del Consiglio dei Ministri ha affermato principi di rigore che condivido, ha posto per la città obiettivi che saranno raggiunti. Mi viene in mente un sms che mi mandò proprio lui 12 ore prima che venissi proclamato sindaco di Roma: “Dormi bene stasera che per i prossimi cinque anni non potrai”. E in effetti è stato così. Ma a Renzi voglio anche dire che certo non mi aspettavo di trovare in città la situazione che mi sono trovato davanti.

In ogni caso il sindaco ribadisce la sua tranquillità, rispondendo alle domande dei giornalisti: “Mi sento saldo e sereno. Il pressing di Renzi su di me? Sinceramente non l’ho mai sentito. L’ho letto su qualche giornale“. E a chi gli chiede se sente di aver dato un segnale, risponde sereno: “Avete ascoltato il programma di medio-termine?”. Una serie di slides che evidenziano i punti programmatici per la città da qui alla fine del 2015, e ancora fino al 2016.”

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MARCO CAUSI VICESINDACO ROMA: “RIPARTE LA COLLABORAZIONE ISTITUZIONALE”

Sarà letteralmente abbracciato dal gruppo consiliare del Partito Democratico Marco Causi, vecchio frequentatore delle aule del Campidoglio, al suo ingresso in aula Giulio Cesare: “Sono emozionato a tornare qui”, dice in conferenza stampa: “Ho accettato questo incarico perché si sono verificate tre condizioni: primo, me l’ha chiesto il sindaco; secondo, me l’ha chiesto il segretario nazionale del mio partito Matteo Renzi; terzo, perché mi è stata data garanzia che sarebbe ripartita la collaborazione interistituzionale per Roma“.

Mostra il telefono: “Proprio mentre parlava il sindaco ho ricevuto l’Sms da Palazzo Chigi: per martedì è stato convocato il tavolo Comune-Regione-Governo di cui parla il secondo decreto per Roma Capitale, che ha funzionato ottimamente quando si è trattato di elaborare il piano di rientro del bilancio. Al primo punto ci sarà, chiaramente, il nodo del Giubileo“. La sensazione è, dunque, che da Palazzo Chigi sia arrivato lo sblocco di un dossier molto complicato, un segnale che, timidamente, il dialogo fra il comune e governo può provare a ripartire.

STEFANO ESPOSITO ASSESSORE AI TRASPORTI: “ATAC, INCONTRERO’ I SINDACATI”

Non è un mistero che l’area renziana del Partito Democratico si rimasta mera osservatrice dall’operazione rimpasto di giunta: “A noi non è piaciuto come è stata gestita“, diceva un renziano di peso poco prima dell’arrivo-comparsata del premier alla Festa dell’Unità di Roma, ieri sera.

All’area Renzi era stato chiesto di fare il nome per la giunta, ma i renziani del Pd Roma hanno preferito declinare: sia dalle parti di Paolo Gentiloni, sia da quelle di Lorenza Bonaccorsi la risposta è stata un secco “niet”; e la sensazione è che il modo in cui è finita l’avventura di Improta, non abbia aiutato il “disgelo” con il sindaco Marino. Al posto di Improta arriva dunque Stefano Esposito, senatore piemontese noto per le sue battaglie pro-Tav e commissario del Partito Democratico di Ostia, che dovrà prendere il testimone di una serie di dossier esplosivi, prima di tutto l’Atac: “Sarei un irresponsabile se vi dicessi che domani emetterò un provvedimento che risolve il problema del trasporto pubblico romano; inizierò a studiare le carte e capirò quale è il problema. Quel che voglio fare innanzitutto è ascoltare, incontrare i sindacati: spero di poterli vedere già giovedì“, dice il neo assessore a Giornalettismo, “o domani, quando manifesteranno sotto il Campidoglio: li riceverò”, aggiunge. “Dobbiamo garantire ai cittadini il miglior servizio possibile nelle condizioni che abbiamo perché i disagi si stanno scaricando sulla cittadinanza, questo è inaccettabile“, chiude secco.

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ROMA, LO SFONDONE DI ESPOSITO SU TWITTER

“Sono molto contento per Esposito”, ci dicono fonti della maggioranza di alto rango: “E’ il cavallo pazzo che serviva per questo incarico. Basta filosofi o teorici, serve un assessore che si mette a dipingere le corsie preferenziali con le sue mani. E lui lo farà”. Entusiasmo, dunque, nonostante la gaffe su Twitter che ha già fatto il giro della rete: “Un enorme”, scritto per errore con l’apostrofo.

Il suo collega Marco Causi, vicesindaco e assessore al Bilancio, dichiara a Giornalettismo che la sua prima priorità sarà proprio risolvere il problema di Atac: “Dobbiamo ricapitalizzare la municipalizzata, stenderemo un piano industriale, faremo una due diligence e sulla base del piano troveremo un partner industriale“.

Quieto e deciso Marco Rossi Doria: “Anche i sassi sanno come lavoro. Starò molto per strada e poco in ufficio, ci assicureremo che l’anno scolastico possa partire bene, torneremo sui problemi delle maestre e affronteremo anche quella vertenza”.

ROMA, SEL ALL’APPOGGIO ESTERNO: RAMMARICO E DELUSIONE NEL PD

Soddisfazione fra i ranghi della maggioranza: “E’ una buona squadra”, dichiara a Giornalettismo il capogruppo e coordinatore della maggioranza, Fabrizio Panecaldo: “Ho un po’ di rammarico per come è finita con Sel, continueremo con loro il lavoro politico. Ora per settembre-ottobre, in questa città, serve uno shock”. Già, Sel: il partner di minoranza della coalizione è passato all’appoggio esterno. “Non me ne far parlare”, dice un esponente dem: “Soffro moltissimo per questa situazione”. Rincara Marco Causi: “Luigi Nieri è un mio amico personale da molti anni. Mi dispiace che Sel abbia fatto quello che per me è un passo indietro e di lato, credo che Sel rappresenti una parte importante di questa città. Saremo più responsabilizzati nella nostra azione di giunta”. Il gruppo Sel in Campidoglio non si presenta all’inaugurazione della nuova giunta: unico simbolo della propria presenza, il libro di Erri de Luca, regalato a Stefano Esposito.

“La Giunta annunciata è un prodotto fatto di continuità con il vecchio centrosinistra misto a iperrenzismo. Il monocolore Pd vola basso. Valuteremo atto per atto a partire dall’assestamento di bilancio”, dichiara alle agenzie il capogruppo di Sel Roma Gianluca Peciola.

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