Padoan rassicura: «La lotta all’evasione fiscale? Bisogna intensificarla»

Dopo l’annuncio di Matteo Renzi di un piano di riduzione fiscale da 50 miliardi di euro in 5 anni in molti avevano criticato il premier per l’assenza di riferimenti alla lotta all’evasione fiscale. Ma non si sono fatte attendere le rassicurazioni del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che ieri ha affermato che «bisogna continuare» la sfida a chi le tasse non le paga. Scrive Paolo Baroni sulla Stampa:

Spiega Padoan: «Non capisco chi dice che invece di tagliare le tasse bisogna aumentare la lotta all’evasione. Le due cose sono complementari». Altra precisazione d’obbligo, dopo il clamore suscitato dal maxi piano di riduzione fiscale lanciato sabato scorso da Renzi e le voci su possibili dissensi del ministro tenuto all’oscuro del progetto: «Se non avessi condiviso, prima dell’annuncio del presidente del Consiglio, queste misure – ha spiegato ieri durante un convegno sul fisco organizzato da Confcommercio – io sarei qui oggi, ma con un altro mestiere». Questione di credibilità Secondo il ministro, il taglio delle tasse «rientra in un processo radicale di modernizzazione del Paese che punta a creare ricchezza e lavoro dopo anni di crisi». Ed è tanto più «efficace nella misura in cui è credibile ed è credibile nella misura in cui è permanente ed è permanente se compensato in parte da tagli di spesa». Se fosse altrimenti, ne deriverebbe all’Italia «un danno reputazionale». Per questo «la spending review non può essere un episodio, ma è continua».

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit: Epa / Stephanie Lecocq)

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