Fabio e Mingo: i servizi falsi a Striscia la Notizia potrebbero essere una decina?

Fabio e Mingo: la storia continua e la faccenda sembra destinata ad allargarsi. Dopo la notizia della loro iscrizione nel registro degli indagati per simulazione di reato a causa di due presunti servizi falsi confezionati per Striscia la Notizia, oggi si apprende che i servizi “tarocchi” potrebbero essere molti di più: addirittura una decina, stando alle informazioni che trapelano dalla redazione del tg satirico di Canale 5.

 

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FABIO E MINGO: I SERVIZI FALSI SONO MOLTI DI PIÙ?

A rivelarlo è il Corriere del Mezzogiorno in un articolo a firma Vincenzo Damiani, che spiega le indagini portate avanti dalla Procura di Bari e anche quelle interne a Striscia la Notizia, dove si starebbero verificando i servizi incriminati, riguardo ai quali però non sarebbero trapelati ulteriori dettagli:

I due attori e comici baresi sono indagati assieme ad altre tre persone per simulazione di reato: l’attore che ha impersonato il falso avvocato e i due che hanno partecipato alla realizzazione del servizio. La Procura indaga solamente per il servizio sul falso avvocato, ma secondo quanto trapela dalla redazione di «Striscia la notizia» i servizi sospetti sarebbero una decina. Su questi sono in corso le verifiche interne.

 

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FABIO E MINGO: IL CODACONS SI COSTITUISCE PARTE CIVILE

Intanto, sull’affaire Fabio e Mingo è intervenuto anche il Codacons: l’associazione dei consumatori ha annunciato di essere pronta a costituirsi parte offesa – in rappresentanza dei telespettatori italiani, nel processo a carico dei due ex inviati di Striscia la Notizia. «Striscia la notizia è da sempre una trasmissione dedita alla difesa dei cittadini e alla denuncia di truffe – si legge in una nota diffusa dall’associazione – Per tale motivo, se dalle indagini della Procura di Bari dovessero emergere illeciti, si determinerebbe – oltre al danno per il programma – una grave lesione della buona fede dei telespettatori». Carlo Rienzi, presidente del Codacons, ha espresso «solidarietà e vicinanza ad Antonio Ricci e a tutto il team della trasmissione» e ha ribadito che l’associazione si costituirà parte civile «affinché i diritti degli utenti siano garantiti anche sul fronte televisivo e dell’informazione».

(Photocredit copertina: Fabio e Mingo/Mediaset)

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