25 aprile: fantocci a testa in giù di Salvini, Renzi e Fassino. Petrocelli (M5S): a piazzale loreto c’è ancora posto

Incredibilmente, il 25 aprile scatena gli istinti peggiori, invece che unire il paese. Infatti, nelle ultime ore si sono verificati una serie di episodi censurabili. Innanzitutto un fantoccio di cartone con attaccata sulla testa una foto di Matteo Salvini è apparso la notte scorsa all’esterno della sede della Lega Nord di Torino in via Poggio 23, in Barriera di Milano. Inoltre è stata imbrattata la parete della sede con la scritta «Lega fascisti, in piazzale Loreto c’è sempre posto». La Digos è intervenuta per le indagini, ipotizzando l’opera del movimento anarchico locale, definito «antifascista e antileghista». E Salvini ha commentato su Twitter: «Soliti violenti di sinistra». Ma non sono mancati gli attacchi a Piero Fassino e Matteo Renzi. E, infine un vero e proprio exploit del senatore a 5 stelle Petrocelli.

Torino, fantoccio raffigurante Matteo Salvini davanti alla sede locale della Lega Nord

IL PRECEDENTE CONTRO BORGHEZIO NEL 2009 –

La palazzina sede dei militanti del Carroccio, come ricorda il Corriere della Sera, già in passato è stata oggetto di attacchi alla vigilia del 25 aprile, la Festa di Liberazione. Il 23 aprile 2009 venne piazzato all’esterno un altro fantoccio, stavolta con le sembianze di Mario Borghezio. Vennero condannati due anarchici. E già durante le passate visite di Matteo Salvini l’area anarchico-autonoma è scesa in piazza con duri scontri con la polizia e lancio di fumogeni. L’ultima volta è successo lo scorso 28 marzo, giorno dell’ultima visita di Salvini a Torino.

 

LEGGI ANCHE: Matteo Salvini: “Mi hanno bloccato l’account Facebook perché ho detto zingari” (VIDEO)

 

L’ATTACCO ALL’ANPI CONTRO PIERO FASSINO –

Matteo Salvini non è però l’unico destinatario di intimidazioni. A poca distanza dalla sede della Lega Nord, al numero 16 di via Poggio, davanti alla sede dell’Anpi, Associazione nazionale partigiani d’Italia, è stato trovato un altro fantoccio di cartone con l’effige del sindaco di Torino, Piero Fassino. E nello stesso quartiere, in via Cervino, fuori dalla sede Pd, è apparso un terzo manichino, stavolta al contrario, con su una foto di Matteo Renzi. Al fianco una scritta: «Ieri ebrei e rom, oggi immigrati e rom: dalle leggi razziali alle leggi razziste».

 

IL FANTOCCIO DI MATTEO RENZI E LE SCRITTE SU PIAZZALE LORETO CONTRO IL PD –

Nello stesso quartiere, in via Cervino, all’esterno della sede del Pd, è comparso un terzo manichino, appeso al contrario. Al posto del volto, la fotocopia sbiadita di una foto di Matteo Renzi. A fianco, la scritta: «Ieri ebrei e rom, oggi immigrati e rom: dalle leggi razziali alle leggi razziste», affiancata da: «Pd fascisti, in piazzale Loreto c’è ancora posto». Indaga la Digos su tutti gli episodi, che ipotizza che si tratti di un blitz del movimento anarchico torinese, che si è sempre professato «antifascista e antileghista».

VITO PETROCELLI INNEGGIA A PIAZZALE LORETO?

Vito Petrocelli, senatore del Movimento 5 Stelle, approfitta delle scritte comparse sulle saracinesche del circolo Pd di Torino in cui si inneggiava a Piazzale Loreto per chiedersi chi ha paura di quella piazza, invitando i propri follower a rivolgersi al Partito Democratico:

 

E Francesco Nicodemo, già responsabile comunicazione del Partito Democratico, ripropone un retweet di Beppe Grillo che riprende l’immagine della saracinesca con annessa risposta di Vito Petrocelli:

chiedendosi:

mentre Vito Petrocelli ribadisce il suo pensiero:

Share this article