Wikileaks: i consigli della Cia alle spie per viaggiare in segreto in Europa

La Cia consiglia ai suoi agenti in missione segreta in Europa di non comprare mai biglietti aerei di solo andata il giorno prima del loro viaggio oppure di evitare di portare dispositivi elettronici come iPhone o iPod che potrebbero svelare le loro identità. Questi sono alcuni dei suggerimenti contenuti in documenti riservati dei servizi segreti americani diffusi dal portale Wikileaks di Julian Assange, che confermerebbero come gli Stati Uniti abbiano svolto diverse missioni di intelligence non autorizzate all’interno dell’UE anche sotto la presidenza di Barack Obama.

La Cia non ha commentato la veridicità dei documenti diffusi.

LA CIA E WIKILEAKS – Dopo la pubblicazione del report del Senato sulle torture un altro aspetto delle pratiche segrete della Cia è stato svelato da Wikileaks, il portale fondato da Julian Assange. Wikileaks ha pubblicato due documenti riservati dei servizi segreti statunitensi, classificati come NOFORN, ovvero non per stranieri, che contengono consigli agli agenti della Cia per evitare i controlli agli aeroporti, in particolare quelli dell’area Schengen formata dalla maggior parte dei Paesi europei. Al fine di non perdere la propria copertura la Cia suggerisce alle spie americane di non viaggiare mai con biglietti aerei di sola andata prenotati il giorno prima, al fine di non insospettire eccessivamente il personale dedito ai controlli dei passeggeri. Un altro consiglio è la cura del proprio corpo e del proprio aspetto in caso di viaggio con passaporto diplomatico, in modo da non allertare verifiche sulla veridicità dei documenti.

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LA CIA E L’IPHONE – I documenti della Cia suggeriscono agli agenti di evitare di portare con sé dispositivi elettronici come iPhone, smartphone o iPod che potrebbero far risalire all’identità nascosta della spia. I servizi segreti Usa rimarcano come le spie che si muovono spesso all’interno dell’Europa così come dell’Asia debbano esser sempre pronti a rispondere alle domande che sono poste con la maggior frequenza, ovvero quali siano i motivi del viaggio e dove sia l’alloggio nel Paese di arrivo. A questo proposito gli agenti devono avere bagagli che confermino la versione raccontata al personale di controllo, coerente con la loro copertura. Per le spie che celano la loro identità è consigliato avere profili social su LinkedIn o Foursquare, così come su Twitter, aggiornati in modo tale da confermare la bugia raccontata sulla propria attività economica. La Cia racconta inoltre di alcuni controlli subiti dai propri agenti che hanno minacciato di svelare la loro identità, come la spia nel cui bagaglio sono state trovate tracce di materiale esplosivo. L’agente è riuscito a sfuggire all’interrogatorio posto dal personale di controllo raccontando di aver svolto una formazione anti terrorismo. Wikileaks si chiede come in questo caso sia stato possibile per le autorità del Paese europeo coinvolto in questo episodio non fermare l’agente della Cia giustificatosi in un simile modo. Secondo il portale di Julian Assange i documenti dei servizi segreti Usa confermano come le missioni segrete all’interno dell’UE siano proseguite anche durante l’amministrazione Obama.

La Cia non ha voluto commentare le rivelazioni di Wikileaks.

(Photocredit: JIM WATSON / AFP / Getty Images)

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