Loris, i funerali a Santa Croce Camerina. Assente la madre Veronica

Duemila persone hanno partecipato oggi pomeriggio al funerale di Loris Andrea Stival, il bambino di 8 anni ucciso il 29 novembre scorso. La funzione è stata celebrata dal vescovo di Ragusa, Paolo Urso, nella chiesa di San Giovanni Battista di Santa Croce Camerina, il paesino del ragusano dove il piccolo viveva con la famiglia. La bara è stata portata da quattro persone, tra cui il padre. Assente la madre, Veronica, accusata dell’omicidio e detenuta a Catania. La donna ha però fatto recapitare una corona a forma di cuore con fiori che compongono la scritta «Loris» accompagnata da un nastro bianco con la scritta «la mamma Veronica». Presente anche Orazio Fidone, il cacciatore che ha scoperto il corpo del piccolo. Al termine della cerimonia il feretro è stato salutato da un lungo applauso composto e dal lancio di palloncini bianchi e azzurri, al rintocco della campana.

Loris, i funerali a Santa Croce Camerina. Assente la madre Veronica
Andrea Di Grazia/Lapresse

L’OMELIA DEL VESCOVO – Il Paese si è stretto intorno alla famiglia Stival radunandosi nel piazzale della chiesa. Il vescovo di Ragusa, nel corso della sua omelia, ha attaccato il responsabile dell’omicidio: «Un bambino non può morire perché un altro essere umano si è arrogato il diritto inesistente di togliergli la vita. Come si può uccidere un bambino? Solo un folle, un pericoloso folle, può compiere un tale gesto. Un folle che deve essere fermato. Quando ciò avviene la nostra umanità si ribella e le domande insorgono e si inseguono. Non solo quelle rivolte agli uomini, ma anche quelle rivolte a Dio. Perché? Perché Dio non è intervenuto? Perché non ha bloccato la mano omicida? Se Dio è Padre, come può permettere che un bambino, innocente e indifeso, sia ucciso e buttato in un canalone?».

 

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IL SALUTO DEL COMUNE – Continua il vescovo, ripreso dal Corriere della Sera: «La notizia mi fu data da due sms di un amico, laconici e freddi, come fredda è la morte: “Bambino scomparso a Santa Croce… Bambino ucciso. Una notizia tremenda. Un fatto assurdo. Un gesto disumano. Veramente l’uomo ha la spaventosa possibilità di essere disumano, di rimanere persona vendendo e perdendo al tempo stesso la propria umanità. Se non sono stato capace di dire parole veramente consolanti, sia lo stesso Signore a deporre nel cuore dei familiari del piccolo Loris e di tutti voi quelle parole che leniscono il dolore, asciugano le lacrime, rasserenano la vita». Il Comune ha affisso un manifesto con un messaggio dedicato a Loris: «La tragica scomparsa del piccolo Andrea Loris ha segnato profondamente tutti noi. La comunità intera partecipa al dolore dei familiari».

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