Roma, la procura apre un’inchiesta per i fondi Atac-Tpl

La procura ha aperto un’inchiesta sui 77 milioni di euro richiesti da Roma Tpl e concessi dall’Atac. Lo ha rivelato il sindaco Ignazio Marino alla giornalista Concita De Gregorio durante la trasmissione Pane Quotidiano: «Negli anni passati c’era una azienda privata che forniva il trasporto pubblico insieme all’Atac che ad un certo punto dice “vogliamo più soldi”. Ed il Comune, invece di dire no, decide di darle 70 milioni. Ho portato le carte al procuratore Pignatone e ho saputo che anche su questo è stata aperta un’inchiesta».

LA STORIA – Tutto inizia nel 2005 quando Atac comunica la sua intenzione di reperire un contraente a cui affidare la gestione della rete periferica dei trasporti. La gara viene vinta dalla Tevere Tpl, oggi Roma Tpl, con un contratto triennale di 187 milioni (più iva). La fornitura di servizi si prolunga fino al 31 maggio 2010 quando la stessa azienda si aggiudica una nuova gara. Ma il 29 gennaio 2009 Tevere Tpl fa notificare ad Atac una domanda di arbitrato spiegata bene dal Messaggero «In sintesi, secondo Tevere Tpl va riconosciuta una revisione dei prezzi – scrive Mauro Evangelisti – l’Atac, allora guidata dal presidente Tabacchiera e dall’ad Gabuti, invece di fare notare che il contratto non lo prevedeva, accetta l’arbitrato, nomina il proprio arbitro, e in un tempo che Improta definisce “record” si insedia il collegio. Il consulente tecnico dà ragione a Tevere Tpl e il lodo dice all’Atac: devi pagare»

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UN CONTO SALATO – L’Atac avvia un ricorso alla corte d’appello ma Tevere Tpl vince ancora e l’azienda non solo si trova a pagare i 77 milioni con gli interessi, ma anche un milione allo studio legale che si è occupato delle pratiche. A fine Ottobre 2014 Atac è sull’orlo del fallimento, avendo raschiato il fondo della cassa per garantire la benzina agli autobus. Una settimana dopo il Campidoglio fa sapere che «Roma Capitale garantirà le risorse necessarie ad Atac per scongiurare il blocco del trasporto pubblico. Nel contempo investiremo la Procura della Repubblica delle valutazioni di competenza».

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L’UDIENZA – «I mezzi pubblici rischiano di rimanere fermi a causa del pignoramento di 77 milioni da parte di Tpl». Così Roma Capitale decide di concedere ad Atac, controllata al 100% dal Capidoglio la copertura dell’intera somma. L’intento dell’amministrazione è di spostare su di sé l’onere del pagamento, evitando il rischio concreto di stop degli autobus, nel caso in cui il giudice dovesse confermare il sequestro. Oggi l’udienza in Corte d’appello.

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