«Strage di Ustica: il Dc-9 Itavia fu attaccato da un altro aereo»

Il Dc-9 Itavia precipitato il 27 giugno 1980 al largo di Ustica, mentre andava da Bologna a Palermo con 77 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio, non esplose in volo, e nelle vicinanze c’era almeno un altro aereo che lo attaccò, probabilmente con un missile, lasciando una traccia radar che per anni era stata scambiata per i rottami del Dc-9 stesso. Lo afferma – secondo quanto apprende l’ANSA – uno studio del Dipartimento di ingegneria aerospaziale dell’Università di Napoli appena consegnato ai legali dei familiari di alcune vittime.

 

Foto: AP Photo/Emiliano Grillotti/LaPresse
Foto: AP Photo/Emiliano Grillotti/LaPresse

 

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LO STUDIO – Gli ingegneri dell’Università Federico II, le cui analisi potrebbero riscrivere quanto avvenne quella notte a distanza di anni dalle ultime indagini tecniche promosse dalla magistratura che hanno concluso per la bomba a bordo, sono giunti a queste conclusioni rielaborando con nuove tecnologie gli stessi dati che erano stati acquisiti subito dopo il disastro. La complessa attività di studio proverebbe, dunque, che ad abbattere il Dc-9 fu probabilmente un missile lanciato da un altro aereo in uno scenario di guerra che collima con le conclusioni dell’istruttoria condotta all’epoca dal giudice Rosario Priore.

(Fonte: Ansa)

(Photocredit: AP Phoro / LaPresse & AP Photo / Emiliano Grillotti / LaPresse)

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