Architetti, ecco i nuovi poveri

Reddito medio fermo a 17mila euro, in calo (se si considera anche il tasso d’inflazione) di circa il 40% tra 2008 e 2013. Disoccupazione al 28,7% ad un anno dalla conclusione degli studi. Sono i numeri più allarmanti della crisi che in veste la professione dell’architetto raccolti in uno studio realizzato dall’istituto di ricerca Cresme. di cui parlano Corriere della Sera e Repubblica.

 

Allestimento cantiere per la Ristrutturizzazione di Fontana di Trevi e la costruzione del ponte(Foto da archivio LaPresse. Il cantiere per la ristrutturazione della Fontana di Trevi a Roma)

 

ARCHITETTI IN CRISI, REDDITO A PICCO – Secono il Cresme, si riduce il fatturato di studi e liberi professionisti e nello stesso tempo aumentano oltremisura le prestazioni non pagate. Il 68% degli architetti vanta crediti nei confronti di clienti privati e il 32% verso la pubblica amministrazione. E sono comunque ampi i tempi per la riscossione. Bisogna attendere in media 172 giorni (circa 6 mesi) se il committente dei lavori è un privato e mediamente 217 giorni (circa 7 mesi) se si tratta di un soggetto pubblico. Una situazione paradossale che costringe gli architetti ad indebitarsi verso terzi. Secondo lo studio al Nord il 57% dei professionisti deve denaro alle banche, o a società finanziarie o a fornitori.

 

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ARCHITETTI IN CRISI, CROLLO DI OCCUPATI E IMMATRICOLATI – Resta basso anche il reddito degli studi di architettura, circa 70mila. Essi sono di piccole dimensioni, impiegano infatti appena un dipendente non architetto e 1,5 collaboratori esterni con partita Iva e, secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, nel 2012 hanno fatturato circa 38mila euro, molto meno dei 55mila degli studi di ingegneria. Più bassi in questi anni di crisi anche gli sbocchi occupazionali, tanto che tra 2007 e 2012 il numero degli immatricolati all’università è sceso del 51%, di 7mila unità. È preoccupante anche l’andamento del tasso di disoccupazione, arrivato per coloro che da un anno hanno concluso il ciclo di studi al 28,7%, in netta crescita rispetto al 9,7% del 2008. A 5 anni dal conseguimento della laurea, inoltre, il reddito medio mensile (all’età media di 32 anni) è di circa 1.200 euro. Una situazione difficile che emerge anche nel del concorso per assumere 140 funzionari e tecnici dell’Agenzia delle Entrate per potenziare il catasto. I partecipanti saranno 25mila, un numero che non si era mai visto prima.

 

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ARCHITETTI IN CRISI, SOLUZIONI – Un vero e proprio allarme viene infine lanciato dal presidente dell’ordine professionale Leopoldo Freyrie. «Gli architetti italiani? Sono i nuovi poveri», dice. E ancora: «La professione è a riscio sopravvivenza». «Siamo alle soglie della povertà e, senza una inversione di rotta, da parte della politica e del governo, rischiamo di non sopravvivere alla crisi», ha dichiarato Freyrie. Che ha poi indicato la via per l’uscita della crisi: «La vera risposta sta nel lancio e nella realizzazione di un grande progetto d’investimento di idee e di denaro sulle città per intervenire sugli 8 milioni di edifici che si avviano a fine vita; per risparmiare 25 miliardi di euro all’anno di energia che viene, di fatto, sprecata; per mettere le case e le città in sicurezza da sismi e inondazioni, alle quali anche in queste giorni siamo costretti ad assistere; per realizzare spazi pubblici che ridiano il senso delle comunità, ricreando le condizioni affinché fioriscano idee, innovazione e impresa».

(Foto di copertina di Marco Alpozzi da archivio LaPresse. Il grattacielo Intesa San Paolo)

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