Le vere cause dell’autismo

Un nuovo studio pubblicato sul New England Journal of Medicine fornisce chiare e dirette prove dell’insorgenza dell’autismo durante la gravidanza. La ricerca dell’Università della California ha analizzato venticinque geni del tessuto cerebrale post-mortem di bambini con e senza autismo. “La costruzione del cervello di un bambino durante la gravidanza e’ un processo che include la creazione di una corteccia con sei strati” ha spiegato Eric Courchesne, tra gli autori dello studio.

LE CAUSE DELL’AUTISMO – Lo studio è stato realizzato sui cervelli di bambini deceduti e, nei soggetti autistici, ha rilevato la presenza di una crescita anormale delle cellule cerebrali. Gli autori della ricerca affermano che i grumi cellulari, rilevati con sofisticati test di laboratorio, sono probabilmente frutto di problemi che si verificano durante il secondo o terzo trimestre di gravidanza. In particolare l’analisi ha rilevato gruppi disorganizzati di cellule in regioni del cervello determinanti per la regolazione delle funzioni sociali, emotive e comunicative, tutte aree problematiche per i bambini autistici. L’anormalità è stata riscontrata in 10 bimbi affetti da autismo su 11, e solo in un bambino sano su 11.

I VACCINI E L’AUTISMO – I bimbi esaminati erano stati donati alla scienza dopo il decesso, avvenuto per annegamento, incidenti, asma o problemi al cuore. Gli esperti non coinvolti nella ricerca ne definiscono i risultati come preliminari e affermano che ulteriori studi saranno necessari a capire se il disordine cellulare scoperto causi davvero dei problemi e se sia davvero comune negli autistici. La causa della struttura cellulare insolita non è nota, ha detto Courchesne, aggiungendo che “potrebbe essere dovuta contemporaneamente a una mutazione genetica e a fattori ambientali”.

Vaccini e autismo: la relazione impossibile (fotogallery):

LA RICERCA E I RISULTATI – Durante la prima fase di sviluppo del cervello, ogni strato corticale sviluppa specifiche tipologie di cellule cerebrali, ciascuna con precisi modelli di connettivita’ che svolgono ruoli unici e importanti nel trattamento delle informazioni. Come le cellule del cervello si sviluppano in specifici tipi in specifici strati con specifiche connessioni, acquisiscono una distinta e osservabile firma genetica. La ricerca ha scoperto che nei cervelli dei bambini con autismo questi marker genetici cruciali erano assenti nelle cellule cerebrali in piu’ strati. “Questo difetto” ha precisato l’autore “indica che la fondamentale fase di sviluppo precoce per creare sei differenti strati con particolari tipi di cellule cerebrali – che inizia nella vita prenatale – e’ stata interrotta nel grembo”. Le regioni cerebrali piu’ colpite sono risultate la corteccia temporale e frontale.

L’INCHIESTA DI TRANI  – Scrive Repubblica commentando la notizia:

Sul piano teorico, le conclusioni della ricerca sarebbero sufficienti ad archiviare un’inchiesta come quella aperta in Italia dalla procura di Trani, su denuncia di due famiglie, sulla possibile incidenza del vaccino trivalente (contro parotite, rosolia e morbillo) nell’insorgenza dell’autismo e del diabete; inchiesta sulla quale sono subito nate grandi polemiche.Anche oggi, il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, ha espresso preoccupazione per il numero delle telefonate ricevute dal ministero da genitori preoccupati dai possibili effetti del vaccino trivalente, mentre l’Istituto superiore di sanità è tornato ad escludere qualsiasi collegamento tra il trivalente e l’insorgere di patologie dello spettro autistico. “La presenza di una possibile associazione causale tra vaccinazioni e autismo è stata estensivamente studiata e non è stata evidenziata alcuna correlazione – ha scritto in una nota Stefania Salmaso, direttore del centro di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Iss – .

L’ipotesi che la vaccinazione antimorbillo-parotite e rosolia (Mpr) in particolare possa essere associata ad autismo è stata sollevata negli anni Novanta da uno studio inglese pubblicato nel 1998 su Lancet. L’ipotesi è stata successivamente valutata da numerosi studi condotti sia in Europa che negli Usa, ma nessuno di questi ha confermato che possa esserci una relazione causale tra vaccino Mpr e autismo. Gli stessi autori dello studio inglese hanno successivamente ritirato le loro conclusioni e nel 2010 la rivista Lancet ha formalmente ritirato tale articolo”.

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