«Il telefono cellulare nuoce gravemente alla salute»

Con un ricorso al Tar del Lazio l’associazione Apple di Padova chiede al governo di apporre sui telefoni cellulari la stessa scritta che si trova sui pacchetti delle sigarette, per spiegare agli utilizzatori il pericolo delle onde elettromagnetiche: «Il telefono cellulare nuoce gravemente alla salute». Con loro c’è anche Innocente Marcolini, il dirigente di azienda bresciano che nel 2012 ha vinto una causa contro l’Inail in cui è stato giuridicamente considerato valido un nesso di causa tra l’uso del telefonino e il tumore alla testa che lo aveva colpito. La storia la racconta oggi Repubblica:

L’azione legale, patrocinata dallo studio torinese Ambrosio e Commodo specializzato in risarcimenti del danno, è partita ieri e finora non ha precedenti in Italia: l’obiettivo è costringere il Governo a una campagna informativa sulle precauzioni e i rischi del cellulare, e sulle modalità da attuare per annullare o ridurre l’esposizione alle onde elettromagnetiche emesse, come ad esempio l’uso dell’auricolare. Del resto sono le stesse aziende produttrici che consigliano nelle istruzioni di tenere il telefono a una distanza di almeno dieci centimetri dall’orecchio, e lo Iarc (L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) ha catalogato le radiazioni emanate come «agente possibile cancerogeno » sulla base dell’aumento del rischio di tumori alla testa.

cellulari onde elettromagnetiche

E la questione potrebbe allargarsi:

Gli ultimi studi rilevano un aumento significativo dei tumori alla testa nell’ultima decina di anni che non trovano altre spiegazioni plausibili» ha commentato il professor Angelo Gino Levis, ordinario di Mutagenesi Ambientale all’Università di Padova e vicepresidente di Apple. La presidente Paola Masiero ha sottolineato che «è stato inevitabile ricorrere alle vie legali visto che il ministero della Salute ha ricevuto numerose intimazioni, anche da parte della nostra associazione. Ma a parte una pagina su internet si è sempre rifiutato di provvedere». «Non vogliamo che, tra qualche anno, si parli dei cellulari come nuovo amianto, ma solo che vi sia un uso corretto, soprattutto per chi non può farne a meno» ha aggiunto l’avvocato Renato Ambrosio che ha annunciato che presto partiranno una dozzina di cause in Italia: tutti malati di tumore a causa, forse, di un uso scorretto del cellulare.

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