Il comitato minori e tv apre un procedimento contro la porno-Domenica Live della D’Urso

21/01/2014 di Redazione

Nella seduta odierna il Comitato Media e Minori ha esaminato la puntata di “Domenica Live” andata in onda il 19 gennaio su Canale 5 a partire dalle 14.15, oggetto di numerose proteste da parte di telespettatori e Associazioni.Ne dà notizia il Velino.

stefano di martino contro barbara d'urso

LA DECISIONE – Il Comitato, dopo aver esaminato i contenuti trattati nella prima parte del programma dedicata al tema “Italia, siamo un paese a luci rosse?”, ne ha riconosciuto la totale inadeguatezza ad un pubblico di minori all’ascolto. Considera circostanza aggravante il fatto che questi argomenti siano stati affrontati in un programma domenicale di intrattenimento familiare. Pur apprezzando la presa di posizione assunta dai vertici dell’Azienda nei confronti della trasmissione, il Comitato ha deliberato l’avvio di un procedimento istruttorio nei confronti dell’emittente, ingiungendo contestualmente alla stessa di adeguare immediatamente il proprio comportamento alle prescrizioni del Codice di autoregolamentazione Tv e Minori, sottoscritto anche da Mediaset.

LE SCUSE DELLA D’URSO – In giornata erano arrivate anche le scuse della conduttrice: «Se qualcosa ha dato fastidio alle famiglie che fanno parte del Moige, chiediamo perdono». Lo ha detto Barbara D’Urso a Radio Monte Carlo, a proposito della polemica sul sesso in fascia protetta sollevata dal Moige in merito alla scorsa puntata di “Domenica Live”.

BARBARA D’URSO CHIEDE SCUSA – «Io ero un pochino al di fuori – aggiunge – perché non avevo visto tutti i servizi perché non erano arrivati in tempo, ma mi piacerebbe anche che ogni tanto oltre alle polemiche che ci stanno, si raccontassero anche storie tipo quella di Paola che ha messo in vendita il suo rene per salvare il suo fidanzato in coma e ieri “Pomeriggio 5″ ha fatto in modo che i telespettatori le consegnassero più di 100mila euro per aiutare questo ragazzo. Ieri abbiamo trovato lavoro a un padre di famiglia che è stato in carcere ingiustamente per tre anni e quattro mesi con cinque bambini e una moglie da mantenere. Accade anche questo. Poi magari c’è una piccola scivolatina. Io chiedo perdono, ma siccome ci metto la faccia, difendo il mio programma e la mia squadra. Chiedo comunque scusa a nome mio e a nome di tutti». (ITALPRESS).

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