«Prima dell’invasione l’uso di “nazisti” è aumentato di quasi il 300% nella propaganda russa»

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Citando la partecipazione di Lavrov a Zona Bianca EUvsDisinfo, che monitora la disinformazione russa, ha rivelato un picco dell'utilizzo della parola nella propaganda

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha parlato per la prima volta a una televisione europea dall’inizio del conflitto armato e, come prevedibile, si è sollevato un polverone che ha messo al centro Mediaset e la scelta di fornire un tale spazio a Lavrov (oltre 40 minuti di dialogo con il conduttore che non ha fornito un effettivo contraddittorio). L’apparizione di Lavrov nella tv privata italiana è stata citata anche da EUvsDisinfo – che fornisce analisi precise e puntuali della disinformazione nel conflitto ucraino – in particolare per quanto riguarda i riferimenti a Zelensky e nazismo.



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Cosa ha detto Lavrov sul nazismo dell’Ucraina

Tra le varie cose dette, la parte che riguarda i riferimento al nazismo di Zelensky non è di certo stata leggera con attacchi diretti anche agli Usa: «Zelensky può portare la pace se interrompe di dare ordini criminali ai propri battaglioni nazisti e li obbliga a interrompere le ostilità – ha detto il ministro degli Esteri russo – Non vogliamo che si arrenda, vogliamo che dia l’ordine di interrompere le ostilità e lasciare tutti i civili». Lavrov ha citato la nazificazione dicendo che la Russia vuole solo «garantire la sicurezza delle persone nell’Oriente dell’Ucraina perché non siano minacciata dalla nazificazione di questo Paese e perché dall’Ucraina non giungano minacce per la federazione russa».

Zelensky e nazismo nella propaganda russa

Il monitoraggio della disinformazione pro-Cremlino restituiscono dati precisi: «L’ossessione della Russia per la narrativa ‘nazista’ è profonda, ed è presente in più di 850 casi nel nostro database – spiega EUvsDisinfo – Durante la preparazione militare prima dell’invasione della Russia, il numero di menzioni di “nazisti” nell’ecosistema di disinformazione pro-Cremlino è aumentato di quasi il 300%».