Parla Yaya, il ragazzo a cui Salvini ha citofonato: «Quel gesto mi ha rovinato la vita»

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Le parole toccanti del 17enne

Sarà un’intervista tutta da vedere quella realizzata da Piazzapulita a Yassin, il ragazzo a cui Salvini ha citofonato nel quartiere Pilastro di Bologna, accusandolo pubblicamente di essere uno spacciatore e chiedendo che smentisse la notizia in diretta Facebook, tre giorni prima delle elezioni regionali in Emilia-Romagna. Le generalità e l’indirizzo del 17enne italiano di origini tunisine, un ragazzo che frequenta normalmente la scuola e che anzi gioca anche a calcio, perfettamente integrato nella comunità locale, erano già state diffuse da Matteo Salvini, che lo aveva chiamato per nome e che aveva anche divulgato il suo indirizzo di residenza.



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Yassin, il ragazzo citofonato da Salvini: «Mi chiedo sempre ‘perché proprio a me’»

«Ogni giorno mi chiedo ‘Perché proprio a me? – ha detto il ragazzo a Piazzapulita – Ha rovinato in 5 minuti la vita a un diciassettenne. Un politico che è venuto in periferia a suonare al citofono, ma cos’è?».

L’intervista a Yassin

Yassin era già stato intervistato, sia dalla testata Fanpage, sia dall’avvocato che lo assiste nella sua azione di possibile denuncia nei confronti delle persone che lo avrebbero diffamato. Ma nella clip di Piazzapulita mostra per la prima volta il suo volto: essendo un minore, infatti, nelle precedenti registrazioni era stato sempre tutelato. Tuttavia, quando la famiglia presta il suo consenso e quando è nell’interesse del minore (come, del resto, in questo caso), i giornalisti possono divulgare le immagini e le generalità dei ragazzi coinvolti. È quanto previsto dalla Carta di Treviso, il documento deontologico messo a disposizione dei giornalisti.