Vuoi comprare una laurea? Chiedigli come

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Acquistare un titolo di studio è meno difficile di quanto si possa pensare. Spesso basta l'esperienza lavorativa, un istituto americano, qualche dollaro e il gioco è fatto. Il tutto nella più completa legalità

Ah. La laurea. Quel benedetto pezzo di carta che una coppia di genitori riesce a volte solo a sognare per il proprio figlio.



UNO SU DUE CE LA FA – Perché solo sognare? Perché porta via anni, porta via energie, soldi, opportunità. Tasse, dispense, vita universitaria, calendari di esami. Tutti coloro che sono riusciti a portare a casa il risultato sanno cosa voglia dire spendere almeno cinque anni in aula. L’iscrizione poi non porta automaticamente al compimento degli studi. Secondo il Miur i laureati nell’anno accademico 2009/2010 sono stati 271.153, a fronte di 506.758 iscrizioni al primo anno nel 2005/2006, quindi cinque anni prima.



IO SO’ DOTTORE – Quindi, mediamente, uno su due ce la fa. Non è detto che ci voglia una grande intelligenza per pervenire all’obiettivo. Servono costanza, impegno e soprattutto fortuna, quella che consente di poter affrontare il quinquennio successivo all’iscrizione senza avvenimenti particolari che scombinino la vita degli individui. E poi ci sono quelli che non ce la fanno, che per un motivo o per un altro il “pezzo di carta” lo vedono con il cannocchiale, e che lo desiderano più di ogni altra cosa, sia per garantirsi un certo status sociale -“io so’ dottore!” diceva Bombolo in “Viva la Foca”- sia per poter realizzare il sogno di una vita (l’ho promesso a nonna).



LA LAUREA DEL TROTA – La società italiana, e non solo, si è a dir poco indignata alla notizia dell’acquisto da parte di Renzo Bossi di una laurea in gestione aziendale presso l’Università privata Kristal di Tirana. Il Trota è diventato dottore il 29 settembre 2010, un anno dopo l’esame di maturità superato al terzo tentativo. Non è tutto. Il ragazzo sarebbe stato iscritto in università a partire dall’anno 2007/2008, quindi quando era ancora liceale. Secondo un docente locale, Marenglen Spiro, il Bossi avrebbe frequentato per ben quattro anni, sostenendo gli esami in albanese mentre il leader socialista albanese Edi Rama, in visita a Firenze, ha attaccato a viso aperto i “diplomifici” del suo Paese. Basta che paghi e diventi dottore come Bombolo.

VOGLIO UNA LAUREA – Giusto per non lasciare niente d’intentato Bossi Jr. provò a far riconoscere il suo titolo accademico anche in Italia, salvo ritirare la richiesta lo scorso aprile, il giorno dopo l’esplosione dell’inchiesta. Del resto sarebbe stato complicato far riconoscere un titolo di studio il cui percorso dev’essere iniziato dopo il conseguimento della “maturità”, e non prima. La storia del riccioluto ormai fu consigliere lombardo ha scatenato la curiosità di Panorama, il quale nello scorso numero ha dato una panoramica molto interessante di quelli che sono stati i “vip” acquirenti di un titolo di studio.

TUTTI A SAN MARINO – Cerchiamo di ripercorrere qualche storia, aiutandoci anche con Repubblica e Il Giornale. Renzo Bossi non è un unicum. Spesso parliamo di affermati professionisti desiderosi di riempire quel buco nel muro che li fa sentire più “inferiori” rispetto a colleghi e amici. Parigi val bene una messa, e allora ben venga un titolo anche se proveniente da posti con nomi improbabili come la Clayton University, l’istituto che laureò Stefano Ricucci. L’università ha sede ad Hong Kong ma i 32 esami sono stati dati in Italia. A Roma. Pacifico. Sereno. Per laurearsi no, invece. Si va all’estero, a San Marino.

QUESTIONE DI NOMI – Negli Stati Uniti la laurea non ha valore legale, quindi chiunque può aprire un istituto, magari scimmiottando il nome di qualche ateneo davvero famoso come Berkeley per Berkley o Standford per Stanford. A quel punto serve una sede, dei professori, bilanci in regola e ci si può laureare anche in sanscrito. Basta ci sia il corso. Poi la laurea è americana, e quindi è altisonante già di suo.

UN RICONOSCIMENTO PERSONALE – Altisonante è altisonante, ma non servono per un concorso in Italia. Se sei laureato in economia non puoi fare un concorso pubblico. Ma come aveva detto all’epoca del caso Ricucci Mario Festa, direttore del Campus romano dell’Eit, “i nostri studenti non ne hanno bisogno. A loro una laurea non serve per fare carriera, ma solo per la vanità di avere un riconoscimento che qualifichi il suo lavoro. Come fa un commercialista a tenere il suo rag. quando ha sotto di se giovani e scalpitanti dott.?”. Queste persone non hanno né tempo né umiltà di mettersi lì con i ragazzini. A quel punto cercano la via più semplice, tanto poi chi si accorge della differenza tra “dr.” e “dott.”?

DRA DOTT. E DR. – Eh si, perché come spiega l’European Institute of Tecnhology, ovvero l’ateneo dove ha studiato Ricucci, i laureati della Clayton così come di qualsiasi altra università del genere possono fregiarsi al massimo del titolo di “dr.”, ovvero abbreviazione del titolo accademico “Doctor”. Lo prevede lo Stato Italiano attraverso i provvedimenti “Lettere del Ministero della Giustizia, del 23-9-04. Pos.n. 2/0/Q e del 11-1-05. prot. 3/371; del Ministero all’Università del 28-5-92, n° 2017; del Ministero Affari Esteri del 9-10-1980, posiz. E/ II/PM/FER”, segnalati dalla stessa Eit. Quindi non si è “dott.”, abbreviazione destinata a coloro che hanno ottenuto un titolo riconosciuto in Italia. Si tratta di una differenza all’apparenza molto piccola, ma dall’importanza fondamentale.

NON REGALIAMO NULLA A NESSUNO – Vi è venuta fame? Aspettate un momento. Come spiega la Eit sul proprio sito:

Abbiamo già affermato a sufficienza che non concediamo lauree, ma svolgiamo una informazione, preparazione e formazione per giungere alla laurea straniera, né intendiamo far credere ad equipollenze con lauree italiane; ciò non significa che queste lauree americane in altri Stati, del Continente europeo o meno, non possano essere accettate come già avvenuto a partire dal 1997. La nostra azione vuole essere un aiuto per coloro che, col loro lavoro, hanno acquisito una notevole esperienza in un dato settore; esperienza professionale che difficilmente si acquisisce in un normale percorso universitario.

Tradotto: non vi diamo una laurea tanto per fare. Ve la dovete sudare. Bisogna studiare e dovete dimostrare di aver seguito un percorso lavorativo tale per cui possiate compensare con la vostra esperienza. Poi vabbé il titolo non è riconosciuto in Italia, ma avrete qualcosa per riempire la cornice. Adesso però parliamo di soldi. Abbiamo citato la Berkley University, la quale vi fa dottori, anzi “dr.” con 2550 dollari. Il dottorato ne costa tremila. Il master cinquemila.

FACCIO CARTE FALSE – Hm. Allora devo comunque studiare un qualcosa. O andare in Albania. O almeno pagare una cifra più che discreta. Non è detto. Basta farsi un rapido giretto su internet per trovare un sito in grado di fornirvi un certificato autentico. Del resto a voi serve un pezzo di carta, no? Phonydiploma.com vi garantisce un titolo di studio su carta di qualità in 2-4 giorni lavorativi. Potete scegliere di riprodurre sia il titolo di un’Università americana sia di un’altra internazionale. Ed a proposito d’internazionale. A soli 25o dollari potreste ottenere un certificato con tanto di cera lacca del nostro Paese. Non ci credete?

Logo della Repubblica Italiana. Non è fatto apposta, esce automaticamente. Si può scegliere tra i vari tipi di timbro. Basta mettere il nome dell’istituto, pagare con carta di credito, aspettare il documento tramite comodo tracking via e-mail e voilà, il gioco è fatto. A cosa serve, chiederete voi. Una volta un signore mi ebbe a dire questo in un paese fuori Europa: “avessi un pezzo di carta con un logo della Repubblica Italiana o di un altro Paese europeo avrei porte aperte in ogni campo lavorativo”. Capito?

MI SERVE UNA LAUREA – A volte però può capitare di avere a che fare con persone che devono giustificare anni di pigrizia. Anche Umberto Bossi annunciò ai suoi genitori nel 1975 la sua laurea, cosa non vera. La laurea è un documento destinato alla loro sopravvivenza. Può servire anche per mettersi al pari con amici o nella speranza, vana, di poter contare su una promozione. Ricordiamo che nel nostro Paese il titolo di studio ha valore legale, quindi un pezzo di carta è fine a sé stesso, non serve ai fini di un concorso. La laurea però serve. Allora cosa si fa?

UN PEZZO DI CARTA IN CINQUE GIORNI – Anche in questo caso Internet dà una grossa mano. Poniamo che io non sia laureato in lettere, indirizzo editoria, presso l’Università degli Studi di Milano. E che non abbia neanche conseguito un master presso lo stesso ateneo, ma che ho bisogno di un titolo da sfoggiare. Cosa si fa? Basta mettere su Google la chiave di ricerca “buy a degree” ed escono decine d’istituti, americani, pronti a fornire una laurea a pochissimo prezzo. Yuniversity offre una laurea legale in cinque giorni lavorativi.

VALORIZZIAMO IL LAVORO – Il meccanismo è lo stesso della Clayton di Ricucci: “Caro amico, tutti sanno che un laureato è più rispettato sul lavoro e ha maggiori possibilità di carriera. Il mondo però è pieno di persone ormai troppo anziane per tornare a scuola, che non possono gestire il prezzo dell’istruzione ma che possono farsi forza grazie all’esperienza del lavoro. Due, quattro, dieci anni. Lavoro lavoro lavoro. Quello che sognano è una vita diversa, migliore per sé stessi e per la loro famiglia. Solo che magari non sai che esiste un modo legale per ottenere un titolo di studio senza andare all’università”.

Il tariffario della Ashwood University

PACCHETTO FAMIGLIA – L’esperienza al servizio dell’istruzione. E con tre anni di lavoro si porta a casa una laurea con soli 130 dollari. In cinque giorni. Prima di agitare il pugno prendendovela con la vostra università andiamo avanti. Ashwood University. Mettiamo a frutto il tuo lavoro. Per 599 dollari ecco una laurea triennale e dieci documenti. Si possono fare anche combinazioni fino ad arrivare a un pacchetto “Laurea + Master + Dottorato” all’incredibile prezzo di 1.448 dollari. In questo caso però i tempi sono più allungati. Ci vogliono infatti 15 giorni per avere il proprio diploma di laurea. Certo, sempre meglio dei 18 mesi impiegati dall’Università degli Studi di Milano per recapitarmi il plico.

ESPERIENZA AL POTERE – Andiamo ancora avanti. Affordabledegrees.com. Altro sito che garantisce documenti, certificati e laurea a tutti coloro che si sono distinti nel proprio campo professionale. Trasformate la vostra esperienza in un pezzo di carta. In questo caso però, bisogna ammetterlo, il prezzo è leggermente più alto rispetto agli altri. Sia la laurea triennale sia la specialistica costano 699 dollari, mentre il dottorato di ricerca arriva a 949. Anche in questo caso si possono avere dei “pacchetti” scontati, con una cifra massima di 1648 dollari.

Il tariffario della Rochville University

NON SVENDIAMO NULLA – Affordabledegrees è il servizio al quale si appoggia la Rochville University. Anche loro, così come i due istituti precedenti, vogliono sottolineare come non via sia alcuna intenzione di vendere dei titoli di studio, ma solo di “valorizzare l’esperienza premiando l’individuo”, in quanto “la vendita incrina l’autorità dell’istituto”. I tempi in questo caso sono di 14 giorni. Un po’ di soldi, un po’ di esperienza e il gioco è fatto.

VISTO QUANTO E’ SEMPLICE? – In conclusione: se pensavate che acquistare un titolo di studio fosse difficile evidentemente non conoscevate la realtà. Le persone che lo fanno non ne hanno bisogno, se non per nutrire a dismisura il loro ego, anche perché come nel caso dell’Università Kristal di Renzo Bossi, il titolo di studio non è direttamente riconosciuto in Italia. Si è “doctor”, ma non “dottori”. In tutto questo però resta una riflessione finale: ma il Trota anziché stare lì a spendere tanti soldi per un’università albanese non poteva dedicarsi ai suoi cinque anni di consigliere regionale per poi ottenere un “PhD” in comunicazione politica a soli 949 dollari al massimo e in 14 giorni?