Anche in Italia si fa sempre più uso di reti VPN

Categorie: Cyber security
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Lo studio di VPN24 mette in evidenza l'utilizzo sempre più diffuso dei sistemi di Virtual Private Network per navigare in modo più sicuro. E non solo a livello aziendale

La pandemia ha accelerato un processo che già era in corso, dando una spinta verso l’alto al mercato dei fornitori di reti VPN anche in Italia. I più recenti dati Istat, infatti, hanno messo in evidenza come lo smart-working sia stata la perfetta rappresentazione delle necessità di creare un ecosistema connesso differente rispetto al passato. Sempre alla ricerca di una maggiore protezione della privacy della navigazione in Internet, con annessa maggiore tutela dei dati personali e dalle minacce che si celano nei lati più oscuri della rete.



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Dunque, il successo delle reti VPN in Italia è stato trainato dalle aziende che, per necessitò, avevano l’esigenza di avviare delle connessioni private e più sicure con i propri dipendenti costretti a lavorare da casa durante le fasi più severe della pandemia globale da Covid-19. Tutto ciò, ovviamente, ha permesso a molti di conoscere le virtù e i vizi delle Virtual Private Network e, infatti, nonostante la fine delle restrizioni, questo sistema di protezione non ha visto intaccato il suo picco di successo.



VPN in Italia sono sempre più richieste

Tutto ciò emerge anche da un recentissimo studio pubblicato da VPN24, azienda del settore che da anni si impegna a offrire ai propri clienti gli strumenti migliori per garantire una maggiore sicurezza di fronte alle potenziali minacce cibernetiche. E i numeri parlano chiaro: con l’arrivo della pandemia le aziende hanno dovuto far lavorare la maggior parte dei loro dipendenti da remoto. Con l’aumento dello smart working, è stato necessario trovare delle soluzioni di sicurezza per riuscire a proteggere nel migliore dei modi i dati aziendali. Proprio per questo motivo, negli ultimi anni, l’utilizzo delle VPN da parte delle aziende è cresciuto a dismisura. E anche le istituzioni pubbliche (e la PA) hanno aumentato l’utilizzo di queste dotazioni. 

Una dinamica rilevata dai dati ISTAT che ha evidenziato come l’aumento delle dotazioni per un accesso sicuro da remoto alla rete sia arrivata a numeri molto elevati dallo scoppio conclamato della pandemia: stando al report del 2021 sulle istituzioni pubbliche e quelle no profit, è stata registrata una crescita del 57,8% in Italia. E non solo, perché l’analisi fatta da VPN24 mostra anche i numeri della crescita dell’ICT all’interno delle amministrazioni locali nel nostro Paese: «Secondo le stime della Rilevazione campionaria sull’uso dell’ICT nelle pubbliche amministrazioni locali, nel 2018 soltanto il 25% dei Comuni italiani gestiva interamente on line almeno un servizio per le famiglie. Questo dato scendeva addirittura fino ad arrivare 16,5% per i comuni con meno di cinquemila abitanti. Con l’arrivo della pandemia nel 2020 l’erogazione di servizi VPN per le amministrazioni comunali è cresciuta di addirittura 12,4 punti percentuali in media e di 15 punti nei piccoli Comuni che si sono ormai messi in pari con i comuni di grandi e medie dimensioni». Dunque, come evidente, lo smartworking ha quasi “imposto” alle aziende (anche quelle del settore pubblico) a trovare soluzioni più sicure per la creazione di un ecosistema di navigazione (e di comunicazione online con il dipendente) con standard più elevati. Anche perché, come nel caso delle pubbliche amministrazioni – anche locali – la quantità di dati sensibili su cui si basa il lavoro è ingente e, dunque, si è cercato di intervenire prevenendo le possibili infiltrazioni di pirati informatici attraverso un uso diffuso di VPN in Italia. 



La situazione a livello globale

La tendenza italiana va di pari passo con quella mondiale, perché l’utilizzo di servizi VPN per proteggere maggiormente la privacy online delle navigazioni in internet ed evitare intromissioni da parte di terzi nella gestione delle informazioni personali in seno alle amministrazioni pubbliche, è un fenomeno globale. Lo studio di VPN24, infatti, parla chiaro: «I dati sono stati incrementati notevolmente e mentre nel 2020, in 85 paesi diversi i servizi VPN sono stati scaricati circa 277 milioni di volte, nel 2022 siamo passati a quasi 430 milioni di volte».