L’Italia è stata invasa da volantini fascisti

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Da Nord a Sud la scritta «100 anni di giovinezza» per celebrare il centenario dalla formazione dei fasci di combattimento

Apologia, ma va tutto bene. Da questa mattina in tutta Italia sono comparsi centinaia di volantini fascisti affissi sui muri. Si è partiti da Sant’Antioco in Sardegna, passando per Mestre, fino ad arrivare a Genova. Ma le segnalazioni stanno arrivando da tutta Italia. Il tutto per celebrare la ricorrenza – che per legge non può essere festeggiata – del centenario della formazione dei fasci di combattimento, il germe da cui poi è nato il movimento fascista, trasformatosi in partito fino a diventare regime. Con tutte le conseguenze del caso.



«100 anni di giovinezza – 23 marzo 1919-23 marzo 2019», si legge nei volantini fascisti disseminati per tutta Italia da questa mattina, con tanto di immagine del fascio littorio e del simbolo di fasci di combattimento.  In Sardegna la scritta riportata sui manifesti affissi abusivamente oggi sui tabelloni utilizzati per i manifesti elettorali delle recenti elezioni regionali in Sardegna, a Sant’Antioco, nel Sulcis Iglesiente, in via Grazia Deledda. Accanto alla scritta l’effige di un fascio littorio. Alcuni manifesti sono stati subito strappati, mentre altri sono ancora regolarmente affissi. I manifesti sono identici a quelli comparsi in altre città italiane in questi giorni.

I volantini fascisti sparsi per tutta Italia

Poi lo stesso ritrovamento è stato fatto in Liguria. Prima nel comune di Rossiglione, in Valle Stura; poi nel quartiere genovese di Borgoratti, e a Carignano in corso Mentana davanti all’istituto Duchessa di Galliera, dove sono stati affissi numerosi volantini fascisti. Altre segnalazioni sono arrivate da Trento, Mestre, Bolzano e Venezia. L’Anpi di Genova ha così commentato questo proliferare di manifesti per i 100 anni dei fasci di combattimento: «Volantini che inneggiano ai cent’anni dalla formazione dei fasci di combattimento – si legge in una nota – un patetico tentativo di scopiazzare in sede locale quello che è già avvenuto in questi giorni a Prato dove un raduno di Forza Nuova ispirato dalla stessa celebrazione è stato condannato pesantemente dall’Anpi nazionale, che ha presentato anche un ricorso al prefetto perché ne vieti lo svolgimento».