Il pessimo gusto di Vittorio Feltri su Calabresi: «Ora è orfano due volte»

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Una risposta al tweet con cui il giornalista annunciava il suo addio alla direzione di Repubblica

Mario Calabresi ha annunciato il suo addio alla direzione di Repubblica. Lo ha fatto praticamente a sorpresa, attraverso un tweet. L’avvicendamento ai vertici di uno dei giornali più letti e più influenti d’Italia ha scatenato – come era logico aspettarsi – un vero e proprio dibattito sui social network. Mario Calabresi, infatti, è molto noto nel mondo del giornalismo: già direttore de La Stampa, tre anni fa aveva fatto il salto a Repubblica. Adesso, nel 2019, ha abbandonato la guida del quotidiano di via Cristoforo Colombo. Tra i tanti che hanno avuto modo di commentare la notizia, c’è anche Vittorio Feltri.



Vittorio Feltri e il pessimo gusto sull’addio di Calabresi

Quest’ultimo parla da collega, dal momento che è condirettore di Libero. Ma la sua affermazione sulla questione è davvero di dubbio gusto. In un tweet ha voluto rispondere all’annuncio fatto da Mario Calabresi e ha citato, in maniera davvero al limite, la tragica vicenda personale del giornalista, che ha perso il padre – il commissario Luigi Calabresi – in un attentato nel 1972, i cui esecutori e mandanti vennero individuati negli esponenti di Lotta Continua Ovidio Bompressi, Leonardo Marino, Giorgio Pietrostefani e Adriano Sofri.

«Orfano due volte», il riferimento alla morte del commissario Calabresi

All’epoca dei fatti, Mario Calabresi aveva soltanto due anni. «Quando un direttore viene licenziato – ha scritto Vittorio Feltri – la colpa non è mai sua bensì dell’editore che ha sbagliato ad assumerlo oppure ha sbagliato a cacciarlo. Ora Calabresi è orfano due volte»



Feltri ha voluto, con ogni probabilità, difendere Mario Calabresi e sottolineare come il suo addio all’improvviso non sia stato dovuto a una sua responsabilità. Ma l’immagine dell’orfano utilizzata non è certo la migliore per difendere l’operato dell’ormai ex direttore di Repubblica.