Vinicio Marchioni torna all’Università: «L’unica guerra che conosco è quella contro l’ignoranza»

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Il «Freddo» di Romanzo Criminale si iscrive alla Facoltà di Lettere a 43 anni

Tornare a studiare per sconfiggere l’ignoranza che impera nel nostro Paese. È questo il motivo che ha spinto Vinicio Marchioni a iscriversi – nuovamente – all’università. Ha scelto la Facoltà di Lettere all’università romana di Tor Vergata, con l’indirizzo di studi che meglio ricalca la sua storia e la sua vita professionale: Beni culturali (archeologici, artistici, musicali e dello spettacolo).



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L’attore romano, famoso – tra i tanti film a cui ha partecipato – per il suo personaggio de «Il Freddo» (Fabrizio Soleri) nella serie televisiva Romanzo Criminale, ha scelto a 43 anni di proseguire il suo percorso formativo spinto da una motivazione nobile che deve essere di insegnamento alle migliaia di giovani che credono nell’inutilità della Laurea e delle specializzazioni.

 



Vinicio Marchioni e la guerra contro l’ignoranza

«In culo a chi ci ha voluto fare credere negli anni che le lauree sono inutili – ha scritto sul suo profilo Instagram a corredo della foto del suo libretto universitario -. Inutile è la violenza, inutile è la chiusura, inutile è un’esistenza senza domande. Chi vuole si tenga le proprie certezze (che poi magari fossero davvero frutto di un pensiero personale), io so di non sapere. E quindi studio».



«Qui sembra che tutti possono fare tutto e niente ha più valore, in tutti i settori»

Alla sua laurea mancano solo 42 crediti. La sua prima iscrizione all’Università, infatti, risale agli anni post diploma, ma il suo percorso è stato interrotto dagli impegni teatrali. Fino a qualche giorno fa. Ora è arrivato il momento di portare avanti la sua battaglia: «L’unica guerra che riconosco è quella contro l’ignoranza di questo paese. E la combatto anche così». Poi il suo sfogo contro l’idea diffusa in Italia delle specializzazioni nei propri settori: «Si chiama specializzazione, negli altri paesi la rispettano, la pagano, la pretendono. Qui sembra che tutti possono fare tutto e niente ha più valore, in tutti i settori. Ecco, a sta cosa io non ci credo».

(foto di copertina da Instagram)