Caso Lambert, da oggi inizia l’interruzione delle cure, la madre: «Lo state uccidendo, mostri»

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L'infermiere è in stato vegetativo da dieci anni dopo un incidente, ed è diventato il simbolo della dibattito sull'eutanasia in Francia

Dopo la decisione della Corte di Stato di aprile, da oggi a Vincent Lambert non verrà più alimentato attraverso le macchine. L’uomo oggi 41enne è rimasto tetraplegico dopo un incidente stradale nel 2008. Le sue condizioni lo hanno portato ad essere uno dei simboli della discussione in Francia sull’eutanasia, tema su cui la stessa famiglia si è spaccata in due: da un lato la moglie Rachele e i fratelli Lambert hanno chiesto l’eutanasia per accanimento terapeutico, dall’altra i genitori hanno sempre sostenuto che Vincent non fosse in stato vegetativo ma di «minima coscienza», e considerato l’interruzione di cure e trattamenti come un omicidio.



Caso Lambert, da oggi inizia l’interruzione delle cure, la madre: «Lo state uccidendo, mostri»

La decisione finale era stata presa ad aprile dal Consiglio di Stato, e con il benestare della Corte Europea dei Diritti Umani, ma i genitori di Vincent Lambert non si erano arresti, facendo ricorso e lanciando un appello a Emmanuel Macron. Per questo i medici avevano atteso l’interruzione di alimentazione e trattamenti a Vincent Lambert, percorso intrapreso oggi e che potrebbe durare all’incirca una settimana prima che Lambert muoia. Il  dottor Vincent Sanchez, alla guida del reparto delle cure palliative dell’ospedale Se’bastopol di Reims, aveva già dichiarato la scorsa settimana che l’interruzione dell’idratazione e dell’alimentazione sarebbe cominciata da oggi, spiegando che l’interruzione delle cure consiste nell’arresto delle macchine per idratare e nutrire il paziente e in una sedazione «controllata, profonda e continua».

I genitori hanno causato i medici di star agendo senza il loro consenso e di averlo comunicato alla famiglia freddamente solo con una email. «Lo stanno uccidendo, senza averci detto nulla, sono dei mostri, dei nazisti» ha dichiarato la madre, mentre il legale Jean Paillot ha dei ito l’accaduto «uno scandalo assoluto, i genitori non hanno neppure potuto baciare loro figlio». Da anni la famiglia di Vincent si contrappone: da una parte i genitori, ferventi credenti, non hanno mai accettato di poter staccare la spina alle macchine che idratano e nutrono il figlio, mentre i fratelli e la moglie Rachel hanno sempre considerato questa “insistenza” come un accanimento terapeutico.



(Credits immagine di copertina: Facebook @jesoutiensvincent)