Viktor Orbàn divide la Lega Nord dai 5 stelle

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Al Parlamento europeo si vota per sanzionare il premier ungherese che non accoglie i migranti. Il M5s favorevole. Salvini no: «L'Europarlamento non processi governi eletti»

Galeotto fu Viktor Orban e la sanzione dell’Unione europea (che sarà votata domani). Se il governo prosegue compatto in Italia gli eurodeputati leghisti e 5 stelle sono divisi sulla richiesta di attivazione dell’articolo 7 del trattato Ue per rischio di violazione dello stato di diritto in Ungheria.



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VIKTOR ORBAN: CHI VOTA A FAVORE E CHI CONTRO

Il Carroccio vota in difesa del premier ungherese «perché l’Ue non può fare processi a governi eletti», mentre il MoVimento 5 stelle voterà a favore delle sanzioni. Così, paradossalmente rispunta Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia ha chiamato il premier ungherese. Nella conversazione – fanno sapere fonti forziste – Silvio ha garantito sui suoi eurodeputati: domani voteranno contro la richiesta di attivazione dell’articolo 7. Ad Orban Berlusconi ha confermato la sua amicizia e l’appoggio al partito del premier ungherese Fidesz che fa parte del gruppo Ppe al parlamento Ue.

Questa è la prima volta che l’Europarlamento si avvale del diritto di sanzionare uno Stato membro dell’Unione. L’avvio del cosiddetto articolo 7 avviene attraverso regole ben precise: oltre alla maggioranza semplice dei voti (376) la risoluzione deve ottenere almeno i due terzi delle votazioni. Il Partito popolare europeo (Ppe) conta 218 eurodeputati, comprende anche Fidesz, il partito di Orban. Gli eurodeputati sono chiamati a esprimersi su una risoluzione in cui si chiede al Consiglio degli Stati membri di “rilevare l’esistenza di un chiaro rischio di violazione grave da parte dell’Ungheria dei valori su cui si fonda l’Ue“. Nel mirino il “funzionamento del sistema costituzionale ed elettorale”, l’“indipendenza della giustizia”, la “corruzione e i conflitti di interesse” e il rispetto dei diritti basilari umani per i richiedenti asilo. A sollevare questi punti è la relazione elaborata dal deputato olandese Judith Sargentini dei Verdi.



Secondo Orban l’appartenenza all’Europa è una questione d’onore per il popolo ungherese e la relazione che invita a sanzionare l’Ungheria «è come uno schiaffo». Oggi nella plenaria del Parlameno europeo a Strasburgo, per la discussione del rapporto Sargentini., ha dichiarato: «Vedo che già vi siete fatti un’idea e che il mio intervento non vi farà cambiare opinione, e ciò nonostante sono venuto qui perché voi non condannerete un paese, ma l’Ungheria che da mille anni è membro della famiglia d’Europa e che ha contribuito alla nascita dell’Europa con il suo sangue. Che si è armata contro l’esercito sovietico, che ha pagato un forte scotto per la libertà e la democrazia. Difendo la mia patria, perché l’Europa, la libertà sono questioni d’onore per il popolo ungherese e questa relazione lo schiaffeggia».

(In un’immagine combinata, il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini (S) ed il il primo ministro ungherese Viktor Orban. ANSA)