La delicata prima pagina del Tempo con il frame del film hard comparso nell’incontro Zoom al Senato

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Tra i partecipanti, anche il premio Nobel Giorgio Parisi. Imbarazzo tra i presenti

L’Italia è quel Paese che non riesce a proteggere un convegno su Zoom, neanche quando questa è organizzata da una delle massime istituzioni nazionali. Per questo, sicuramente, non è stata una bella pagina quella a cui abbiamo assistito al Senato. Durante una conferenza organizzata da Mario Turco, vicepresidente del Movimento 5 Stelle, che vedeva la partecipazione del premio Nobel Giorgio Parisi e che trattava l’argomento della Pubblica Amministrazione trasparente, per circa un minuto sono state trasmesse le immagini di un film hard. L’occasione è stata descritta da tutti gli organi di stampa, ma solo il Tempo – questa mattina – decide di pubblicare, in apertura di prima pagina, la fotografia della scena hard che è stata trasmessa, il tutto con pochissimi pixel e con pochissime censure. La carta fa ciò che online sarebbe stato impossibile fare, dal momento che già dalla serata di ieri il controllo dei social network sulla diffusione del video in cui viene mostrato il filmato sembra essere severissimo, con rimozione del contenuto per coloro i quali avevano twittato o postato l’accaduto.



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Video hard al Senato, la figuraccia e la prima pagina del Tempo



Durante la conferenza stampa c’è stato del panico. Si sono sentite frasi come “qualcuno si è introdotto”, “datemi una mano”, “sto eliminando tutti dalla videoconferenza, ma qualcuno rimette queste persone”. Ma cosa è successo? Per garantire una ampia partecipazione all’evento tenutosi in diretta streaming a Palazzo Giustiniani, quest’ultimo è stato trasmesso via Zoom e in diretta Facebook. Peccato che sia molto semplice introdursi in una stanza di Zoom e avere la possibilità di utilizzare i propri strumenti (microfono o webcam del proprio dispositivo) per intervenire. In tempi di pandemia, è possibile che le istituzioni italiane non si siano ancora dotate di una piattaforma sicura – possibilmente proprietaria – che possa essere assolutamente protetta? Perché la superficialità in materia di nuove tecnologie continua, nonostante il periodo d’emergenza duri ormai da due anni, a farla da padrone?

L’evento è incommentabile e la speaker della conferenza, la pentastellata Maria Laura Mantovani, ha già detto di aver presentato denuncia alla polizia postale per quanto accaduto. Fa discutere, comunque, lo stile del Tempo che non si è limitato a dare la notizia e a presentarla in maniera critica, ma ha anche voluto mostrare – in grande evidenza – un del video incriminato, sfruttando il fatto che, in edicola, nessuno – come su Facebook o Twitter – potrà moderare l’utilizzo del contenuto.