Un taglio netto, con uno spazio bianco a lasciare la cicatrice di quell’errore imperdonabile commesso dall’Istituto Comprensivo via Trionfale a Roma. La scuola, nella sezione ‘presentazione’, aveva inserito una descrizione fortemente discriminatoria dei suoi quattro plessi. Questa stessa descrizione, ora, è stata rimossa.
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Nella giornata di oggi, sulla vicenda, era intervenuta anche il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, che aveva condannato fortemente quanto accaduto e aveva invitato la scuola a fornire le spiegazioni necessarie a quel tipo di descrizione. Nel sito, infatti, si leggeva:
«La sede di via Trionfale e il plesso di via Taverna accolgono, infatti, alunni appartenenti a famiglie del ceto medio-alto, mentre il Plesso di via Assarotti, situato nel cuore del quartiere popolare di Monte Mario, accoglie alunni di estrazione sociale medio-bassa e conta, tra gli iscritti, il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana; il plesso di via Vallombrosa, sulla via Cortina d’Ampezzo, accoglie, invece, prevalentemente alunni appartenenti a famiglie dell’alta borghesia assieme ai figli dei lavoratori dipendenti occupati presso queste famiglie (colf, badanti, autisti, e simili)».
Ora, invece, questo intero paragrafo è stato cancellato. Ma non c’è traccia, al momento, di alcuna presa di posizione da parte della scuola in merito alla richiesta del ministro di fornire spiegazioni e in merito alle proteste che sono arrivate numerose all’indirizzo della presidenza.