Incredibile come qualsiasi incontro internazionale in cui sia presente Giuseppe Conte passi inosservato. Così, anche l’importante vertice Nato in corso a Bruxelles in questi giorni rischia di finire nel dimenticatoio, nonostante la centralità dei temi che vi si affrontano. Eppure gli spunti non mancherebbero, specialmente perché ci si trova a confrontarsi con i principali leader del mondo.
Il vertice Nato è stato anche l’occasione per discutere di migranti, oltre che di spese militari – che, con un’uscita che sa di boutade, Donald Trump vorrebbe portare al 4% per ogni Paese dell’Alleanza Atlantica -. La questione è stata affrontata con la solita leggerezza dal presidente degli Stati Uniti che, in un momento informale del meeting, avrebbe chiesto a Giuseppe Conte: «Allore, come va con i tuoi confini?».
L’idillio tra Trump e Conte – almeno come ce lo racconta una parte della comunicazione filogovernativa – sembra essere piuttosto solido e permette, a questo punto, qualche licenza tra i due. Tant’è che Giuseppe Conte, indicando Emmanuel Macron poco distante da loro, avrebbe risposto al numero uno americano: «Su questo aspetto, purtroppo, Emmanuel non mi aiuta», lanciando così una vera e propria stilettata – pronunciata con il sorriso – al presidente della Repubblica francese, raggiante per la vittoria della sua nazionale sul Belgio.
La risposta di Macron, tuttavia, sarebbe stata una sonora risata. Al di là del momento informale che i leader del mondo si sono ritagliati, c’è da notare come un argomento così serio diventi oggetto di battute e di ilarità ingiustificate. Mentre i capi di Stato di diversi Paesi discutono nelle stanze ovattate di Bruxelles, nel Mediterraneo – soprattutto per colpa della linea dura dell’Italia sull’immigrazione – si continua a morire. Da un lato la disperazione, dall’altro la leggerezza. E il fatto che sia stato Trump a far partire la giostra di questo giro di affermazioni poco rispettose, la dice lunga sull’importanza attribuita al problema.
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