Una volta potevano essere ‘Amici mai’, poi l’alta marea dei consensi elettorali fatti di slogan populisti deve aver convinto anche quelli che la sinistra – i suoi valori e non i suoi leader – l’avevano nel cuore. Così anche Antonello Venditti ha scelto di abbandonare la barca che affonda per sostenere la Lega e Matteo Salvini. In un’intervista-confessione rilasciata al settimanale Vanity Fair, il cantante romano ha spiegato la sua linea politica (e social) che sembra essere molto vicina a quella del ministro dell’Interno.
«Sul caso Diciotti Salvini ha agito in nome di un superiore interesse nazionale, l’hanno capito tutti. Tutta Europa – ha spiegato Antonello Venditti -. In Italia invece siamo alla Procura X che manda un avviso di garanzia e in questa confusione di linguaggio e di poteri, alla fine, le ragioni di chi grida allo scandalo sono deboli, perdenti, inutili. Vuoi smontare un governo per l’alzata di scudi di una Procura? Dove pensi di andare?».
Bomba o non bomba nella giustizia a orologeria, quindi. Venditti sostiene che la posizione netta presa da Matteo Salvini nei confronti dei migranti a bordo della Nave Diciotti – che, ricordiamo, non era una Ong ma un’imbarcazione ufficiale della Marina Militare Italiana – è stata giusta. Così come il suo modo di affrontare di petto qualsiasi questione: «Parla il linguaggio dell’epoca in cui vive. Sarebbe interessante trovare un giovane uomo o donna di sinistra che abbia la capacità di comunicare con gli altri come fa Salvini. Lui muta. Mette una felpa della Polizia e diventa poliziotto. Ha una capacità di immedesimazione fenomenale. È credibile».
Per Venditti basta parlare un linguaggio non formale e vestirsi con una divisa per diventare credibile. Tutto il resto è noia. Come i voltafaccia del cantante romano: autore di tre inni romanisti e tifoso innamorato da tempo, nello scorso mese di novembre dichiarò di essere combattuto prima di un Fiorentina-Roma, perché simpatizza anche un po’ per i viola. Così, per chi non si intende di calcio, la rivalità tra i toscani e i capitolini è molto accesa. Forse, dopo l’addio al calcio di Francesco Totti, Venditti aveva bisogno di un nuovo capitano.
(foto di copertina: ANSA/ETTORE FERRARI)