Il Vate Nerazzurro a Chi l’ha visto: «Restituirò tutti i soldi»

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La trasmissione di Raitre l'ha contattato attraverso le sue vere generalità. La vicenda

Il caso del Vate Nerazzurro è stato di gran lunga uno dei più discussi in seguito alla puntata del 20 aprile della trasmissione di Raitre Chi l’ha visto. Le telecamere di Federica Sciarelli hanno voluto vederci chiaro rispetto a un personaggio diventato noto sul web – grazie al suo canale YouTube, ai suoi profili Twitter – per i suoi discorsi sulla sua squadra del cuore, l’Inter appunto. Tuttavia, Chi l’ha visto ha ricevuto diverse segnalazioni da parte di utenti che hanno interagito con lui in passato e che si sarebbero visti sottratti piccoli importi.



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Il Vate Nerazzurro a Chi l’ha visto e la sua promessa ai suoi utenti

Chi l’ha visto ha notato che – a parte in qualche sporadico caso, soprattutto a causa di presunti errori tecnici – il Vate Nerazzurro non si mostra mai con il suo vero volto. Le storie delle persone contattate dalla trasmissione, tuttavia, vanno sempre nella stessa direzione: la promessa di partecipazioni a progetti (sia esso il canale YouTube dello stesso Vate, attraverso cui – vista la grande utenza – è possibile monetizzare sulla piattaforma) o la soddisfazione di favori personali in cambio di cifre non troppo elevate. Chi l’ha visto nota che le generalità fornite di volta in volta per questi scopi sono diversi e che un indirizzo ricorrente è quello di un ostello in Germania.



Il Vate Nerazzurro risponde anche al telefono, ma in un primo momento rifiuta la chiamata. Successivamente, il giornalista di Chi l’ha visto – che lo identifica in Aldo Rotolo – viene raggiunto dallo stesso Vate Nerazzurro che, alla fine del servizio, gli fa una promessa: «Quando mi hai chiamato pensavo si trattasse di uno scherzo. Prometto di restituire tutto alle persone che hanno chiesto i soldi: visto che sei in contatto con loro, sentiamoci. Darò le cifre che devo».

L’anonimato sul web, la gestione di profili che possono essere seguiti perché trattano di argomenti popolari, la notorietà determinata dal numero di followers di un canale – lo ricordiamo – non sono sufficienti a determinare l’attendibilità del progetto che viene portato avanti. Soprattutto la richiesta di somme di denaro è sempre un indice di allarme: l’educazione digitale passa anche attraverso casi come quello del Vate Nerazzurro.