I complottisti social sul vaccino di Mattarella: «Non si vede l’iniezione»

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Le solite teorie del complotto sui social network per questioni su cui nessuno avrebbe ragione di dubitare

Ancora una volta siamo al teatro dell’assurdo. Non è giusto, davvero, che la diffusione di bufale e complotti abbia la stessa platea potenziale delle notizie verificate. Così, anche un forte gesto simbolico come quello di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, in fila come tutti i cittadini normali allo Spallanzani di Roma per ricevere la sua dose di vaccino Moderna, è divento fucina di teorie del complotto. Semplicemente perché l’immagine che ha fatto il giro dei media era quella del presidente della Repubblica in sala d’attesa e non quella della somministrazione del vaccino a Mattarella



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Vaccino a Mattarella, i social e il complotto

Non è la prima volta, tra l’altro, che Mattarella viene accusato di essere al centro di un presunto complotto sul vaccino. Il presidente della Repubblica, che a dicembre aveva detto di volersi vaccinare quando sarebbe arrivato il suo turno, era entrato in una sorta di spirale d’odio sui social network. All’epoca, le accuse che venivano fatte erano quelle di una dichiarazione di facciata sul vaccino, che – in realtà – sarebbe stato sostituito da acqua e zucchero. Oggi, si replica. Sergio Mattarella non ha voluto che fosse mostrata la foto dell’iniezione, preferendo quella di lui in sala d’attesa. 



Sui social network è partita la corsa al complotto. Su Twitter, una utente con circa 15mila followers scrive: «Mattarella si vaccina allo Spallanzani; seduto tra i cittadini riceve una dose di Moderna. “Senza immagini quando viene vaccinato?” Le prove dove sono se manca la diretta completa? Arriva in scorta Entra nel reparto. Esce dal reparto. Riparte». Rincara la dose qualche minuto dopo, forse incentivata dalle diverse risposte che le stanno dando ragione sul tema sollevato: «Medici e Infermieri si sono fatti vaccinare in diretta, con riprese durante la somministrazione, senza mandare in onda quando arrivavano e partivano, e di lui dobbiamo fidarci? Di cosa? “Non si può votare” quando hanno votato in 20 Paesi del mondo con il coronavirus in Pandemia?». 



Su Facebook, l’ambiente è peggiore: «Siete sicuri che nella siringa c’è il vaccino? Nella siringa ci sono vitamine, il vaccino se l’è fatto da almeno un anno» (e questa è la migliore delle ipotesi, perché non nega l’efficacia della vaccinazione, ma insinua il sospetto che i potenti del mondo fossero già vaccinati un anno fa, quando la pandemia era appena agli inizi e, ovviamente, non c’era ancora un siero per poterne limitare la diffusione). «Andate a raccontarlo ai bambini – scrive un altro utente, con una serie di errori di grammatica che vi risparmiamo -, la siringa era sicuramente retrabile». Deve essere stato lo stesso che, nel 2018, aveva commentato: «Impingement!». 

Commenti analoghi, a bizzeffe: «Avrei voluto vedere cosa iniettavano e che tipo di siringa», «il presidente si è fatto iniettare il Voltaren», «l’ago della siringa c’è???», sia in post creati dagli utenti, sia in commenti ad articoli di quotidiani che riportavano la notizia del vaccino a Mattarella. L’ennesima sconfitta in battaglia per l’informazione. 

foto IPP/spgr Roma