Il piano Ue di redistribuzione dei migranti: sanzioni per chi non aderisce

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Il piano verrà discusso al summit di Malta il 23 settembre, ma vede già uniti Malta, Italia, Germania e Francia

Sarà il test di prova della neoministra al Viminale Luciana Lamorgese: il summit europeo previsto a Malta il 23 settembre sarà infatti la sua prima uscita ufficiale internazionale. Una occasione molto delicata perché verra discusso il nuovo piano dell’Unione Europea per la redistribuzione dei migranti.



Il piano Ue di redistribuzione dei migranti: sanzioni per chi non aderisce

Il piano europeo che verrà discusso il 23 settembre vede già schierati sullo stesso fronte Italia, Germania, Francia e Malta. L’intenzione è rendere la redistribuzione tra i vari paesi Ue dei migranti in arrivo più rapida, immediata e regolarizzata. Negli ultimi mesi infatti è emersa ancora più forte la necessita di un sistema di accoglienza europeo standardizzato, e non basato sulla libera iniziativa dei vari paesi membri e la conseguente “trattazione” sulle quote da assegnare ad ogni paese. Il piano prevede una quota provvisoria del 25% per ogni paese che aderisce, numero che potrebbe abbassarsi con l’aumento dei paesi aderenti, ma con un “twist” per evitare si ripeta ancora la situazione attuale. Per evitare che molti paesi si rifiutino di accogliere una quota dei migranti in arrivo sul suolo europeo, la decisione di non aderire il piano comporterà una diminuzione dei soldi europei. Lo ha spiegato bene David Sassoli, parlando esplicitamente di «risorse condizionate alla solidarietà». «È bello farsi autostrade e metropolitane con i soldi europei, ma non lo è invece non dare questi soldi – ha infatti dichiarato il presidente del Parlamento Europeo-  Perciò inseriamo dei meccanismi, rendiamo il bilancio più forte ma con delle condizioni sulla solidarietà».Un modo quindi per contrastare lo scetticismo e il rifiuto di alcuni paesi europei, sopratutto del Gruppo di Visegrad.

 



(Credits immagine di copertina: ANSA/FRANCESCO RUTA)