L’italiano vero vota Salvini. Dopo gli incoraggiamenti e gli apprezzamenti pubblici ricevuti da alcuni personaggi del mondo dello spettacolo e della musica, Matteo Salvini sarà entusiasta nel sapere di aver fatto breccia nel cuore di un’altra icona popolare tricolore. Toto Cutugno – tornato ultimamente sulle pagine dei giornali per il caso del suo inserimento all’interno della black-list degli indesiderati dell’Ucraina – ha fatto il suo endorsement nei confronti del leader della Lega. Ma la rete rivela che nel 2013 le sue posizioni sull’immigrazione erano molto distanti da quelle del Carroccio e Salvini lo aveva anche preso in giro su Facebook per questo motivo.
Secondo quanto riporta Libero, che ha raccolto tutti gli apprezzamenti dei personaggi dello show-biz italiano nei confronti del ministro dell’Interno, Toto Cutugno è follemente innamorato del suo modo di agire, parlare e prendere di petto le questioni a lui più care. «C’è un personaggio della politica attuale che mi piace: Salvini – ha detto il cantante che continua a riscuotere un enorme successo nella Russia di Vladimir Putin -. Perché quando lo sento parlare è un uomo con i coglioni».
E questo non basta, dato che lo stesso Toto Cutugno – secondo quanto riportato da Libero – appoggia anche il motto «Prima gli italiani» tanto caro a Matteo Salvini (e ad altri esponenti della destra italiana, come Giorgia Meloni): «Sarei favorevole a ospitare queste persone, ma credo che prima, noi italiani, abbiamo problemi da risolvere». Cambiare idea è lecito e sacrosanto, ma ne 2013 il cantautore toscano aveva idee ben diverse che furono puntualmente attaccate dallo stesso leader della Lega sui social.
Come al solito, nei primi vagiti del suo populismo social che poi hanno portato Matteo Salvini a essere una vera e propria macchina da guerra su Facebook, il leader della Lega aveva provveduto a gettare nella gogna mediatica e all’odio dei suoi seguaci anche Toto Cutugno. Forse il cantautore non era a conoscenza di questo fatto e ora lo appoggia come un italiano vero.
(foto di copertina: ANSA/CLAUDIO ONORATI/DRN/DIB)