Telese parla della procedura di infrazione UE ai tempi di Roosevelt (che era americano)

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Nel tweet del giornalista anche il nome di Juncker e del'ex presidente Usa scritti in modo sbagliato

L’avviso della procedura d’infrazione contro l’Italia per il debito pubblico è arrivato, seppure non si tratti (ancora) di una sanzione nei confronti del Bel Paese. Da Salvini a Di Maio le mozioni contro il giudizio della Commissione Europea; da Giuseppe Conte, invece, l’apertura a un dialogo nel tentativo di non svilire i due maggiori provvedimenti approvati, dopo un grande tira e molla, finiti nel mirino: reddito di cittadinanza e quota cento. Poi, su Twitter, anche il giornalista Luca Telese – mentre ancora si attendeva l’ufficialità – ha voluto raccontare la sua trasposizione storica di quanto sta accadendo ora tra Italia ed Europa.



«Se ci fossero stati quei geni di Moscovici e Junker, ai tempi della grande crisi, avrebbero inviato una ‘letterina’ a Franklin Delano Roosvelt dicendogli che non teneva i conti in ordine. E noi oggi non saremmo qui», ha scritto sul suo profilo Twitter il giornalista. La letterina della Commissione UE spedita a un presidente americano? Sì, lo ha detto Luca Telese.

 



Telese e il suo tweet sulla ‘letterina’ UE infarcito di errori

Partiamo dalla base storica. Telese fa riferimento alla politica del New Deal attuata dall’ex presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt negli anni ’30. Una serie di provvedimenti che miravano a far risollevare l’economia e le finanze americane dopo la grande depressione del 1929. Fatta questa breve e sommaria ricostruzione, appare non comprensibile il nesso tra Pierre Moscovici, Jean-Claude Juncker, la Commissione Europea e il governo degli Stati Uniti. Non solo per un problema temporale, dato che si parla di quasi 90 anni fa, ma perché si parla di due Continenti diversi, slegati e con regole che sono sempre state diverse.

Polemica sterile e nomi sbagliati

Altro capitolo è la conoscenza dei vari personaggi citati dallo stesso Telese dal suo tweet che aveva un intento ironico-polemico (non riuscendo in nessuno dei due): il presidente della Commissione Europea, infatti, non si chiama Junker ma Juncker (con la lettera C tra la N e la K); l’ex capo di Stato americano, invece, non si chiama Roosvelt, ma Roosevelt (con una E in più).

(foto di copertina: ANSA/ CLAUDIO PERI)