Alcuni giornali titolano sul super green pass, altri sul green pass «piccolo piccolo»

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Uno sguardo rapido alla rassegna stampa di stamattina getterebbe nel panico chiunque pretenda di volerci capire qualcosa

Il 9 settembre 2021 è un po’ l’armistizio dei giornali di fronte alle notizie che arrivano da Palazzo Chigi. Dando uno sguardo alla rassegna stampa di oggi, infatti, si nota una certa discrepanza di visione sul medesimo argomento: l’estensione del green pass anche agli statali e ad altri accessi a servizi. Repubblica, ad esempio, titola a tutta pagina: Draghi media con Salvini, il super green pass si farà. Libero e Fatto Quotidiano sono più scettici: il quotidiano di Alessandro Sallusti parla di green pass dimezzato (un po’ come il visconte di Italo Calvino), quello di Marco Travaglio di un green pass piccolo piccolo come la casetta di Attenti al lupo.



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Super green pass o green pass piccolo piccolo?

A gettare tutti in confusione è la trattativa – più o meno concreta – tra la presidenza del Consiglio e Matteo Salvini, con la Lega che – in aula – continua a votare contro il governo sui principali provvedimenti per l’estensione del green pass. Il problema sta proprio qui: tra oggi e domani dovrebbe esserci un via libera del parlamento all’introduzione del green pass per tutti i dipendenti statali, l’estensione della sua validità a un anno, l’equiparazione tra i test salivari e i tamponi, l’obbligatorietà del tampone per l’accesso in pronto soccorso o per le visite specialistiche. Insomma, una serie di misure per rafforzare la certificazione della vaccinazione, della guarigione da coronavirus o della negatività a un tanmpone nelle 48 ore precedenti.



Tuttavia, c’è chi enfatizza la risolutezza della maggioranza nell’andare avanti e chi, invece – come Fatto Quotidiano e Libero – punta a far emergere le contraddizioni interne alla maggioranza stessa. Con la Lega che ieri, ad esempio, ha votato a favore di un emendamento per cancellare l’obbligo di green pass per l’accesso ai ristoranti. Il Fatto Quotidiano parla anche di una retromarcia di Draghi per quanto riguarda la possibile estensione del green pass soltanto al personale delle mense e a quello di pulizia nelle scuole. In realtà, per avere idea di come sarà (e cosa prevederà il nuovo green pass) occorrerà aspettare l’esito dell’iter parlamentare, con la Lega che – in effetti – fa di tutto per minare le certezze che sembravano essere state raggiunte in consiglio dei ministri.