Cade l’ultimo muro razziale in Sudafrica, la nazionale di rugby avrà il suo primo capitano nero

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Si tratta del 26enne Siya Kolisi

Il rugby, in Sudafrica, è sempre stato appannaggio dei bianchi. Nella sua lotta all’apertheid, Nelson Mandela aveva usato proprio questo sport per cercare di rompere una barriera razziale che ha interessato il paese per troppi anni.



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Dalle gesta dell’attivista è stato tratto anche un film, Invictus.

Lunedì 28 maggio, in un processo sempre più di apertura, il rugby avrà il suo primo capitano nero della storia. Si tratta di Siya Kolisi, 27enne terza linea della nazionale sudafricana.



Ad annunciare la notizia è stato lo stesso ct Rassie Erasmus: “La scelta è caduta su uno dei giocatori che hanno più degnamente rappresentato gli Springboks nelle ultime stagioni. Essere capitano dei Boks è un grande onore e sono certo che Siya saprà essere all’altezza del ruolo. E’ un grande lavoratore, e gode del rispetto di tutti i compagni”.

Il nuovo ruolo di Kolisi sarà ricoperto dalle partite di giugno contro l’Inghilterra e il Galles.

Una notizia importante non solo per il Sudafrica ma per tutto lo sport mondiale.

(Foto credits: Ansa)