Lo stand Altaforte al Salone del Libro spostato davanti a quello della Difesa

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La decisione degli organizzatori nel tentativo di scongiurare tensioni nei confronti dell'editore di CasaPound

L’editore vicino a CasaPound sarà al Salone del Libro di Torino – e questo era già stato confermato nei giorni scorsi, nonostante le proteste, ma lo stand Altaforte è stato spostato dalla zona del Lingotto che avrebbe dovuto ospitarlo. Gli organizzatori, infatti, hanno deciso di posizionare il banchetto della casa editrice nei pressi dello stand del Ministero della Difesa, nella speranza di evitare qualsiasi gesto e provocazione dopo le polemiche degli ultimi giorni.



La decisione, a quanto appreso dall’agenzia Ansa, è stata presa durante la riunione del Comitato ordine pubblico e sicurezza svoltosi in Prefettura per il timore che la discussa presenza della casa editrice possa generare tensioni all’interno della manifestazione. In un primo momento lo spazio espositivo dello stand Altaforte era stato collocato all’Oval, domani invece – giorno di apertura del Salone del Libro di Torino più contestato degli ultimi anni – i partecipanti lo troveranno in una zona meno centrale e più defilata: il padiglione 3. Come riporta La Repubblica, da Librolandia si sono limitati a far sapere che «a seguito dei sopralluoghi effettuati con gli enti e le strutture preposte all’agibilità ed alla sicurezza della manifestazione la casa Editrice Altaforte è stata spostata dalla posizione X189 alla posizione S70».

Lo stand Altaforte spostato in una zona ‘più sicura’

All’interno di quell’area è ospitato anche lo stand del Ministero della Difesa. L’obiettivo degli organizzatori, su indicazione del comitato per l’ordine pubblico, è quello di scongiurare eventuali tensioni attorno allo stand Altaforte, posto inizialmente in una delle zone più visitate del Salone del Libro, dove è situata anche la Sala Oro dove, da giovedì a lunedì, saranno ospitati molti eventi con personaggi importanti che richiamano molto pubblico: dalla lectio inaugurale di Fernando Savater all’incontro con Lorenzo Jovanotti.



Le parole del direttore del Salone del Libro

«Se tornassi indietro accadrebbe la stessa cosa. Le domande di partecipazione non arrivano a me, arrivano al commerciale e noi non abbiamo un controllo, anche se siamo in dialogo costante – ha dichiarato il direttore del Salone del Libro di Torino, Nicola Lagioia, in un’intervista a La Stampa -. È vero che questa casa editrice è nata da poco e anche il commerciale non aveva idea di che cosa fosse, quindi non hanno neanche pensato di avvisarci. Una volta che lo spazio viene venduto, ci hanno detto, sarebbe illegale rifiutarli».

(foto di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)