Westworld: 10 motivi per amare lo show HBO

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In occasione del grande ritorno di Westworld con l’attesa seconda stagione vogliamo darvi 10 motivi per amare lo show HBO.
Westworld è un telefilm fantascientifico – western in onda sul canale HBO.  Questa serie TV è incentrata sull’omonimo parco parco popolato da androidi, creato da Robert Ford e Arnold Weber, per consentire ai visitatori un’esperienza western ralistica. Lo show è una nuova versione che si ispira a “Il Mondo dei Robot” di Michael Crichton. Lo sviluppo della serie firmata da Jonathan Nolan e dalla  moglie Lisa Jay (leggi la loro ultima intervista sugli episodi molto più lunghi nella seconda stagione) si basa sull’umanità degli androidi che prende il sopravvento e si ribellano prendendo il controllo del parco.
La serie è intrigante, al limite dell’eccezionale, che già durante la prima stagione ci ha regalato emozionanti sorprese, ma quali sono i dieci motivi che potrebbero spingervi a vedere questo telefilm?



La sigla e la colonna sonora


Se un libro si giudica dalla copertina, Westworld è tra migliori libri che siano mai stati scritti, il libro vincitore del premio Pulizer.
Ramin Djawadi, un compositore tedesco di origine persiana, già compositore di grandi colonne sonore come Iron Man e Game of Throne. Ha creato, per il telefilm, una delle migliori colonne sonore e opening theme degli ultimi decenni, un misto una canzone soft rock suonata da un orchestra che ha reso la sigla di Westworld uno spettacolo per le orecchie.
Da Online, This World, Sweetwater, per citarne solo alcune di queste sinfonie, è stata creata una playlist rilasciata nel 2016 in tutte le piattaforme streaming.
Ad accompanare la musica originale di Djawadi sono delle cover di canzoni, sempre riarrangiate dal compositore, di alcune famosissime canzoni di svariati artisti, tra le quali troviamo Back to Black di Amy Whinehouse; A Forest del gruppo inglese The Cure; No surprises dei Radiohead e tante altre canzoni, tra cui alcune cover del gruppo The Rolling Stones.
Un compositore, una colonna sonora che sono una garanzia.

L’incontro tra due generi che hanno fatto la storia, il western e la fantascienza

Le immagini della seconda puntata di Westworld

Con questo capolavoro di telefilm, gli ideatori Jonathan Nolan e Lisa Joy, sono riusciti a mescolare in maniera più che eccellente due generi agli antipodi. Il futurismo e la nostalgia di un tempo che, in realtà, non è mai esistito così come lo immaginiamo.
Il genere western che ci riporta nel vecchio West, nell’America dell’ovest del XIX sec. Ed è proprio in Westworld, il parco a tema, il luogo in cui possiamo trovare questa ambientazione estremamente realistica, grazie al lavoro di “programmatori” e sceneggiatori.
Allo stesso tempo, al di fuori (e in alcuni casi anche all’interno) troviamo la robotica, l’ingegneria, la vera e propria fantascienza. Che ci riporta ai grandi film degli anni ’80 e ci fa immaginare un futuro immerso nella tecnologia più avanzata che la nostra mentre riesce a concepire.
Questo mashup di generi rappresenta un’innovazione per il piccolo schermo, il che rende Westworld una serie destinata a rimanere nella storia dei telefilm a mericani come pioniera di genere.



Il parco divertimenti Westworld.


Chi di noi non ha mai voluto vedere com’era il selvaggio west, chi di noi non ha mai voluto conoscere i pistoleri, i duelli del mezzogiorno e i capelli da cowboy abbinati ai vestiti?
Il parco divertimenti di Westworld ti da proprio questo, un’avventura.
Westworld ha il fine di far divertire, in maniera eccentrica e spericolata, gli ospiti del parco. È innegabile che ogni persona che si sia avvicinata a questo telefilm ha desiderato, almeno per un secondo di salire sul treno che ti porta proprio all’interno del parco.
Ogni settore ha un avventura di gioco come un gioco di ruolo dal vivo, combattere gli indiani, cercare i ricercati nelle praterie o bersi un whiskey doppio al saloon.

Le macchinazioni

In ogni singola puntata di Westworld, troviamo tutte macchinazioni e i complotti universali che caratterizzano ogni opera, libro, serie TV e film che sono stati creati.
Da Robert Ford, a Dolores Aberthany a Albert Weber, riusciamo a vedere come gli androidi e le persone si programmino e si manipolino a vicenda, è una delle attrattive di questa serie TV. È eccezionale il modo in cui Nye e Joy riescano a gestire tutti i personaggi che interagiscano con tutti gli androidi in tutte le linee temporali.



Tra vero e falso

è davvero difficoltoso riuscire a capire cosa accade effettivamente in questo telefilm, nelle prime puntate non era complesso distinguere il vero e il falso, la realtà dalle macchinazioni. Diverso è sul finire della stagione in cui, lo spettatore, rimane spaesato. È facile riuscire a confondersi, è veramente difficile dire quale sia veramente la realtà.
Aspettiamo con ansia le risposte alle tante domande e i misteri che verranno scoperti nella nuova stagione.

Vai a pagina 2 per scoprire gli altri 5 motivi per amare Westworld!

L’imprevedibilità e la suspance

Ognuno singola puntata di Westworld fa mozzare il fiato, e stringere le dita, ti lascia con gli occhi incollati allo schermo. L’imprevedibilità e la suspance sono un elemento fondamentale nella serie. Guardando il telefilm, si rimane a bocca aperta in quanto niente è lasciato al caso.

I dettagli 

La mosca sul viso di Dolores. Tutto il telefilm si potrebbe basare solamente sul quella sequenza. I dettagli di Westworld sono talmente sottili, talmente eleganti, talmente nascosti che da soli potrebbero dare il via alla stagione successiva. Ogni puntata è un nuovo affascinante enigma che ti costringe a guardare e a rivedere ogni puntata con la massima attenzione, con la voglia di arrivare alla soluzione prima che questa ti si palesi davanti. Un capolavoro sia dal punto di vista visivo che narrativo.

I robot

Le foto promo della prima puntata di Westworld

Gli androidi, o residenti nel parco di Westworld, sono ovviamente l’attrazione principale, Dolores Abernathy (Evan Rachel Wood, finalmente pagata come i protagonisti maschi), Mavea Williams (Thandie Newton), Teddy Flood (James Marsden), sono alcuni degli androidi, appunto antropomorfi, residenti al parco. Loro tre sono i principali personaggi che creano “scompiglio al parco”. Gli attori sono riusciti a impersonare i loro ruoli in modo talmente bene che sono riusciti a rendere sia robotiche, sia umane i loro ruoli nei giusti momenti. Sono personaggi emotivi, umani e identici nei modi di fare agli umani che interagiscono con li umani che vanno al parco, danno modo agli ospiti di tirare fuori il loro “lato peggiore” e comportarsi come mai avrebbero fatto in altro luogo. Gli attori hanno avuto e avranno sicuramente la capacità di rivestire il ruolo degli androidi.
Bernard Lowe (Jeffrey Wright), Ashley Stabbs (Luke Hemsworth), Logan (Ben Barns) dei personaggi umani che per la maggior parte del tempo sembrano più robotici che esseri viventi. Riescono ma mantenere il parco nel migliore dei modi, attori scelti egregiamente, ognuno che recita il suo ruolo egregiamente.

La linea temporale

La linea temporale è divisa più volte, tra passato e presente, ciò stordisce gli spettatori che, inizialmente riescono a stare al passo con il telefilm, ma più si va più gli spettatori rimangono sconvolti.
Per questo noi vediamo due uomini: William e L’Uomo Nero che vivono due tempi differenti ma in verità è lo stesso uomo-androide che vediamo sia all’arrivo al parco, sia 30 anni dopo in cerca dell’entrata del parco che era stato creato all’inizio.

Anthony Hopkins alias Robert Ford

Le immagini della seconda puntata di Westworld

Sir. Philip Anthony Hopkins. Lo psichiatra assassino del “Silenzio degli innocenti”, Van Helsindg in “Dracula di Bram Stocker”, il narratore de “Il Grinch”, è stato Otello.
Premio Oscar, il Golden Globe nel 2006. Uno dei più grandi attori viventi.
Anthony Hopkins interpreta Robert Ford, uno dei fondatori di Westworld, un’interpretazione veramente magistrale che da sola può far entrare questo telefilm negli annali della HBO, e della storia del piccolo schermo.