Tsukasa Hojo: “farei rubare il Colosseo alle mie Occhi di Gatto”, ESCLUSIVA VIDEO

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Tsukasa Hojo, il creatore di Occhi di Gatto, City Hunter, ospite d’onore del Romics 2018, ci ha concesso una breve video intervista. L’autore estremamente simpatico, ha confessato che ancora adesso è stupito del successo mondiale delle sue creazioni.
 
Tsukasa Hojo, ospite d’onore al Romics 2018 edizione di primavera per ritirare il Romics d’oro alla carriera, è giunto, finalmente, per la prima volta in Italia. Disegnatore straordinario di donne bellissime, di detective stories drammatiche ma la tempo stesso sempre con tanto humor, nel 1981, Tsukasa Hojo, ha pubblicato  l’opera che lo ha reso  famoso in tutto il mondo: Occhi di gatto (Cat’s Eye).

Arrivato nel nostro paese prima con l’Anime Occhi di Gatto (e in seguito City Hunter) e dopo il manga, ha riscontrato un successo straordinario, contrassegnato anche dalla sigla italiana cantata da Cristina D’Avena, che ormai è fissata nella memoria collettiva di gran parte degli italiani. Per la prima volta in Italia, il maestro Tsukasa Hojo ha sfoggiato fin troppa modestia alla nostra intervista e poi all’incontro con il pubblico dove si è concesso per quasi 2 ore rispondendo alle numerose domande e curiosità del pubblico poste dalla direttrice artistica Sabrina Perucca.

Innovatore da sempre, il disegnatore è stato uno dei primi a porre delle donne come protagoniste all’interno delle storie , rompendo determinati schemi nipponici, ma sicuramente l’autore che considera le sue opere destinate al solo pubblico giapponese e che pensava di diventare solo un “disegnatore di periferia”, ha confessato che girare per Roma in questi giorni guardando i manifesti giganti dedicati al Romics con Occhi di Gatto:”è stato una cosa davvero incredibile, ancora adesso non ci credo!“.
Nella nostra breve intervista, alla precisa domanda su quale opera d’arte farebbe rubare al trio Occhi di Gatto “... beh farei rubare il Colosseo“, ci ha detto divertito, con quell’humor che ha riversato sempre nelle sue opere.
Guarda qui la nostra videointervista:

Tsukasa Hojo nella sua carriera ha approfondito tanti temi, le relazioni, il dramma, la commedia, la nostalgia, ma riesce a portarli al pubblico sempre con una giusta dose di humor, e così l’affezione ai suoi personaggi è inevitabile, molteplici sono gli universi narrativi che affronta. Family Compo è una nuova e importante sfida narrativa, in cui affronta, sempre con il suo stile, il tema della transessualità, approcciato con i suoi tratti tipici della commedia degli equivoci; Tra i Raggi del Sole è una splendida e delicata storia; Angel Heart, lo spin off di City Hunter, una storia legata al trapianto di cuore di Kaori e a tante nuove avventure, commozione e suspence. Hojo Tsukasa è amico di vecchia data di Tetsuo Hara creatore, insieme a Buronson, di Hokuto no Ken (Ken il Guerriero) e ha curato per lui il design e la caratterizzazione di Reina, personaggio femminile introdotto in Ken il Guerriero- La leggenda di Hokuto (2006). Hojo e’ stato maestro e mentore di Takehiko Inoue autore delle serie cult e amatissime Slam Dunk e Vagabond.

Ultima grande novità è stato l’annuncio del film di City Hunter, al cinema, che uscirà nel 2019, un progetto previsto per i 30 anni del personaggio creato dal maestro: “nel 2017 per il trentennale mi hanno proposto questa idea del progetto di un nuovo anime ed ho accettato, anche se il film uscirà solo nel 2019, ma non sapevo che sarebbe uscito in tutti i cinema e per me è stata un grande sorpresa“. Probabilmente la modestia del mastro è paragonabile solamente alla sua bravura, l’ennesimo esempio che ci viene dal paese del sol levante, che alla domanda finale posta dal pubblico su cosa bisogna fare per diventare un disegnatore bravo e poi famoso la risposta è stata la più logica che poteva venire da un figlio del sol levante : ” mi fanno spesso questa domanda , la mia risposta è sempre LAVORARE, LAVORARE LAVORARE  e poi LAVORARE, LAVORARE, LAVORARE  !“.  Non potevamo avere dubbi a riguardo, grazie Sensei.