L’assassinio di Gianni Versace – American Crime Story: Recensione 2×07

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American Crime Story è andato in onda con il settimo episodio della stagione dedicata a L’assassinio di Gianni Versace. A due episodi dalla fine di questo capitolo la storia non ha convinto. La nostra recensione.
 
Fox Crime ha mandato in onda la 2×07 de L’assassinio di Gianni Versace – American Crime Story dal titolo Ascesa. La stagione dedicata all’omicidio dello stilista italiano continua ma non in positivo. Con una storyline a tratti noiosa e ridondante, anche questo settimo episodio di American Crime Story non ha brillato. Lo spettatore ha finalmente riavuto Gianni Versace e assaporato un pò del rapporto con sua sorella Donatella, ma ha anche dovuto rivedere alcuni passaggi della vita di Andrew Cunanan che potevano essere affrontati già nelle puntate precedenti (leggi la recensione della 2×06). Insomma, alcuni racconti di questo episodio di American Crime Story sembrano più dei tappabuchi per “riempire” le nove puntate della stagione che delle vere e proprie novità. La nostra recensione di American Crime Story.



American Crime Story: Recensione 2×07: Rapporti di famiglia

In questo settimo episodio di American Crime Story qualcosa di positivo c’è: la famiglia. Sia dalla parte dei Versace che dei Cunanan si entra nella sfera intima e silenziosa della storia. A inizio puntata troviamo subito Donatella e Gianni Versace nel 1992 alle prese con la creazione degli abiti per la casa di moda. Lo stilista italiano è già consapevole della sua malattia e ripone tutte le sue speranze, sia creative che imprenditoriali, nella sua musa e sorella Donatella, che non si sente all’altezza del ruolo. L’estro che caratterizzava Versace viene raccontato tramite la creazione di un abito provocatorio e passionale, che verrà indossato da Donatella per volere del fratello in occasione del centenario di Vogue. Un vestito che attira l’attenzione della stampa sia in positivo che in negativo. Il genio, però, non basta per gli affari e i fratelli si scontrano su cosa è giusto per la casa di moda Versace: andare incontro al cliente o realizzare abiti memorabili? Le condizioni di Gianni Versace, nel frattempo, si aggravano e Donatella prende in mano le redini dell’azienda. Nel raccontare la storia tra Gianni e Donatella viene alla luce l’insicurezza e la fragilità della sorella Versace che si ritrova a gestire tutto da sola, mentre suo fratello deve curarsi per un tumore all’orecchio. Penelope Cruz ha finalmente lo spazio che merita  in American Crime Story interpretando una Donatella Versace che noi non conosciamo.

American Crime Story

Ma in American Crime Story il vero protagonista è l’assassino e in questo episodio entriamo più a fondo nel rapporto tra Andrew Cunanan e sua madre. Lui, giovane ambizioso che ha scatti di ira per un gelato sottomarca, vive ancora con sua madre, una donna fragile e dipendente da un figlio violento. Ma è proprio dopo una lite con sua madre che un aspetto ancora sconosciuto di Cunanan viene fuori: la consapevolezza di essere un nemico per gli altri. Infatti Andrew, dopo aver spinto e ferito sua madre, si ritrova con lei al pronto soccorso che difende e loda quel figlio che ama  tanto ed è proprio nel sentire queste parole che l’assassino di Versace scoppia in lacrime. Un passaggio molto importante che ci fa capire quanto la personalità di Andrew Cunanan sia mutata nel tempo, diventando sempre più spietato.

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American Crime Story: Recensione 2×07: La nuova (vecchia) vita di Andrew Cunanan

In questa puntata di American Crime Story si parla ancora della vita di Andrew Cunanan prima degli omicidi. In particolare, vediamo la volontà del giovane di diventare qualcuno sfruttando qualcun’altro e qui incontriamo di nuovo Jeff e David. Dopo alcune puntate, si viene a conoscenza di come Andrew e David si siano conosciuti e abbiano cominciato quella che per il primo sarebbe diventata una relazione seria. Ma non solo, Andrew diventa un escort e facendo delle ricerche riesce a stanare dei pezzi grossi di  San Francisco. Prima intrattiene una relazione con Lincoln, che verrà ammazzato sotto i suoi occhi nella totale indifferenza. Poi va a vivere con Norman, già conosciuto nella scorsa puntata. Siamo sinceri: ormai conosciamo bene la vita di Andrew Cunanan prima dell’omicidio di Gianni Versace e quali sono stati i moventi dell’uccisione di Jeff e David, per cui il tempo dedicato a tutto ciò sta diventando forse troppo, rendendo gli episodi noiosi e ridondanti. Allo spettatore di American Crime Story interessa sapere cosa ha spinto Andrew ha commettere ciò che ha fatto ma la sua ossessione per Gianni Versace ormai è quasi velata, accennata da inquadrature su pubblicità editoriali e bugie che conosciamo ormai a memoria.

American Crime Story

American Crime Story è quasi giunto alla conclusione e per chi già conosce la storia vera dell’omicidio sa che non vedremo mai un processo. Ma cosa ci riserveranno le ultime due puntate? Vedremo ancora ciò che è successo prima degli omicidi o finalmente vedremo cosa è scattato nella mente dell’assassino? Perchè è proprio questo che manca alla storia, quando l’ossessione diventa cosi forte da volerle mettere fine.

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