Kirill Serebrennikov non è più agli arresti

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Il regista russo Kirill Serebrennikov non è più agli arresti domiciliari, dopo una detenzione durata 20 mesi. La decisione è stata presa da un giudice del tribunale di Mosca che ha ribaltato una sentenza della corte distrettuale che prevedeva invece un prolungamento degli arresti domiciliari.



Serebrennikov è adesso invece libero di uscire, ma non dovrà lasciare Mosca fino al processo.

Kirill Serebrennikov fu arrestato nel 2017 con l’accusa di avere sottratto 2 milioni di dollari di soldi pubblici attraverso il Gogol Center, il teatro d’avanguardia da lui stesso diretto a Mosca. Gli avvocati difensori del regista, e di due collaboratori arrestati con lui, hanno considerato dal primo momento le accuse prive di alcun fondamento e addirittura assurde. Buona parte dell’opinione pubblica russa pensa che si tratti solo di una dura punizione per le posizioni politiche di Serebrennikov, da sempre molto critico nei confronti del presidente Putin.



Kirill Serebrennikov, il cui ultimo film Leto (Summer) è stato uno dei più amati di Cannes 2018, ha dichiarato che farà di tutto per essere scagionato da tutte le accuse e di “aspettare il momento in cui quest’incubo sarà finito e provata la sua innocenza”.

Sin dal momento del suo arresto, Kirill Serebrennikov è stato sostenuto dalla comunità cinematografica internazionale, che ha fatto numerosi appelli nel corso di questi venti mesi per la liberazione del cineasta russo.



Il primo segnale di poco gradimento da parte del Cremlino nei confronti di Serebrennikov fu nella primavera del 2017, quando uno spettacolo del Bolshoi basato sulla vita di Rudolf Nureyev, uno dei più famosi ballerini classici di tutti i tempi, che abbandonò l’Unione Sovietica durante la Guerra Fredda, fu cancellato una settimana prima di andare in scena. La versione ufficiale fu che la produzione non era ancora pronta.

Il Cremlino non ha rilasciato alcun commento sulla notizia della liberazione di Kirill Serebrennikov.