Come descriveresti il tuo personaggio?
Ester Pantano: Il mio personaggio è una giovane vedova, inusuale per i tempi e per le origini. Non si preoccupa di utilizzare il suo essere procace per ottenere ció che vuole. Bovara rappresenta per lei la speranza, una possibilitá di tirarsi fuori da quel paese che è limitante. In quel periodo, il lutto era qualcosa da portare a vita e questa donna non ha nessuna possibilitá di vivere un futuro. In questa donna c’é anche una malinconia perché sa che non puó riscattarsi da questa situazione, deve viverla e basta.
Ester Pantano: In lei ritrovo l’ironia, quella sottile ironia che ti permette di non lasciarti abbattere. Il paese la critica, ma lei va dritta per la sua strada con coraggio. Manca in me, la sua parte da arrampicatrice sociale.
Ester Pantano: La prima cosa che ho fatto prima del provino, é stata comprare il romanzo. L’ho letto, l’ho portato con me sul set. Mi sono catapultata in una dimensione romantica perché mi sono sentita parte di quelle parole scritte, di quelle immagini scritte, di quel mondo. Ho sentito la responsabilità di rendere visivo quel mondo personale di ogni lettore. Essere scelta per incarnare un personaggio scritto da un grande scrittore é stato un grande privilegio.
Ester Pantano: Il film va guardato perché racconta la difficoltà che molto spesso c’è ancora oggi in Sicilia rispetto ad alcune regole. C’è uno schema di gioco fisso in Italia, ancora oggi. Bisognerebbe essere un po’ più aperti ad accettare i consigli che vengono da fuori per provare ad aggiornarsi e a migliorarsi senza dover per forza subire il cambiamento. Bisogna prendere in considerazione un cambiamento.
Ester Pantano: Per me, questa esperienza é stata favolosa.Mi sono ritrovata a recitare accanto ad attori comici siciliani che ho sempre seguito fin da bambina. Mi sono sentita parte della Sicilia. Eravamo una squadra di veri siciliani che portavamo avanti un progetto.
Ester Pantano: Tramite la ginnastica artistica, ho capito cosa significasse fare arte. Il corpo libero é una messa in scena artistica. Da lì ho iniziato un corso di teatro, e ho scoperto la recitazione. Mi sono trasferita a Roma, dopo più selezioni, inizio il Centro Sperimentale di Cinematografia e in quel momento acquisto più sicurezza rispetto al mio sogno. La conferma esterna, mi ha incoraggiata a proseguire su questa strada.
Ester Pantano: Vorrei tanto fare un film d’azione, senza controfigure ovviamente, come un’eroina di Luc Besson, ad esempio. Film che necessitano di una preparazione e di uno studio approfondito del personaggio.
Ester Pantano: Mi descriverei forte e morbida. Sono assolutamente esigente verso me stessa e verso gli altri. Sono una sognatrice concreta e una lavoratrice. Niente cade dal cielo. Voglio augurarmi di essere felice per ció che verrà, voglio lottare sempre. Ció che arriverà, sarà frutto esclusivamente della mia fatica.