Chicago PD 6×10 – Recensione: La lealtà di Adam Ruzek

Categorie: Mass Media

Il decimo episodio di Chicago PD 6 è andato in onda. Adam Ruzek ha fatto la sua scelta seguendo il codice di lealtà di Hank Voight e ricordando Alvin Olinsky. Lui, ne sarebbe stato orgoglioso. 
Quel codice, quella lealtà che ha portato alla morte di Alvin nella scorsa stagione di Chicago PD, è tornato. E’ Adam Ruzek questa volta a seguirlo. Per Alvin, per quello che ha fatto per lui, per raccogliere la sua eredità, per l’Intelligence. Per Hank Voight. Il nuovo episodio di Chicago PD mi tiene incollata allo schermo, se solo la smettessero con questa idea di creare coppie senza alcun senso… Ma ciò che realmente mi emoziona nel decimo episodio di Chicago PD 6, è il ricordo di Alvin, le parole di Adam, lo sguardo di Hank Voight.

Il decimo episodio di Chicago PD 6 ci riporta a quel momento. Il momento esatto in cui Antonio uccide Rizzo e Voight gli ordina di andare via, “ci penso io“. Perché questo è il detective dell’Intelligence. Un uomo che proteggerà la sua famiglia fino all’ultimo respiro. Ma questa volta è Adam a voler proteggere Voight. Nonostante la paura e tutto ciò che è accaduto con Antonio dopo la morte di Alvin, Ruzek decide di prendersi la colpa e salvare il sergente, oltre che Dawson. Ed io sono fiera di lui.
Resto senza fiato osservando e ricordando il ragazzo che Alvin Olinsky ha scelto per guidarlo tra le fila dell’Intelligence. E mentre Adam confessa di aver ucciso per legittima difesa il rapitore della figlia di Antonio, mi rendo conto che le cose non potevano andare diversamente. Voight sarebbe stato seppellito. Questo è il solo pensiero di Adam. Alvin è stato come un padre per lui. Voight resta la sua guida, la famiglia di Al. L’uomo a cui dare la sua lealtà. Per sempre. E Alvin lo sapeva…

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Il nuovo episodio di Chicago PD 6 scorre veloce, come le emozioni che si accavallano mentre sullo schermo appaiono Jay, Hailey, Adam ed Hank. Ruzek segue la sua strada, nemmeno le parole di Hailey riescono a riportarlo sui suoi passi. Ed è lei che in questo episodio di Chicago PD proprio non riesco a digerire. Sarà questa ridicola idea che questa coppia funzioni o sia piacevole da guardare.
Sarà che ho sempre sperato in un lieto fine per i Burzek, che questi triangoli amorosi sono scontati e inutili. Sarà che non ho per nulla apprezzato le parole dette a Voight.



Andate a pagina due per la seconda parte della recensione di Chicago PD

Chicago PD 6×10 – Recensione: La lealtà di Adam Ruzek

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Hailey, in questo episodio di Chicago PD, avrebbe fatto più bella figura restando in silenzio. Capisco la sua paura, ma ne abbiamo passate tante in questi anni. Ne passeremo ancora. E’ L’Intelligence. “Non posso aiutarlo. Quindi lo chiedo a te“. Perché secondo te, fino a questo momento, ci siamo grattati la pancia? Tra l’altro, Hailey è arrabbiata con Voight. Antonio uccide Rizzo, Adam decide di prendersi la colpa ma la colpa è di Voight?
Il sergente si sarebbe preso la responsabilità di quanto accaduto senza battere ciglio. Lo avrebbe fatto anche dopo. Lo farebbe anche per Hailey. Ho amato questo personaggio fin dal suo arrivo in Chicago PD. Ma la verità è che Hailey non conosce Voight, la sua storia, il suo passato. Non capisce quel codice che anche Adam ha scelto di seguire. Per non parlare del rinvangare ciò che è accaduto ad Alvin.
Ma il sergente Voight non avrebbe potuto esprimere il mio pensiero con parole migliori.
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L’Intelligence si occupa di un nuovo caso nel decimo episodio di Chicago PD 6. E anche qui, tutto gira intorno a Ruzek. Al suo passato, alla sua identità come persona, come uomo. Questo episodio di Chicago PD ci mostra l’uomo che ha scelto di essere Adam Ruzek. Non avrei potuto vedere di meglio. E mentre le indagini proseguono Jay scopre una verità tenuta nascosta per troppo tempo. E anche questa volta, reagisce come da lui mi sarei aspettata. Un sorriso dolce (forse nel ricordo dell’inizio della sua storia con Erin), poche parole e nessun giudizio verso Hailey e la sua scelta di tenere segreta la relazione.
Jay ha agito da amico. Questo è ciò che ho visto. E se prima avrei voluto Hailey accanto a lui, adesso non ne sono più tanto sicura. Di scene alla Beautiful ne abbiamo avute anche troppe in questa nuova stagione di Chicago PD. Evitiamo di cadere nel ridicolo.

E mentre le indagini vanno avanti, Ruzek riceve un’offerta. Tornare al piano iniziale e vedersi scagionato da ogni accusa che potrebbe arrivare. Adam ci pensa, Hank lo prega di lasciare che sia lui a prendersi la colpa. Di Hank Voight ce n’è uno solo, lo sappiamo.
Ma Adam non lo avrebbe mai fatto, non avrebbe mai potuto infrangere quel codice e tornare a casa come se nulla fosse accaduto. E il perché ce lo spiega mentre parla con Hailey e lo sottolinea con Trudy, mentre chiede consiglio a quella donna che appartiene alla vecchia scuola. A quella di Hank e Alvin. Si è preso la colpa in memoria di Alvin, per aiutare Antonio, l’Intelligence, Hank Voight. Non tornerà indietro. Tanto varrebbe restituire il distintivo.
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Hailey si è lasciata offuscare dai sentimenti, Adam segue la sua natura. Negli ultimi momenti di questo episodio di Chicago PD in cui tutto il mio amore è per Adam Ruzek, Hank va da Antonio per raccontargli ogni cosa. Nello stesso istante, Adam sta confermando la sua versione. Ricordo Alvin, penso ad Hank, ad Adam, a quel codice di lealtà che non tutti riescono a capire.
Hank avrebbe voluto prendersi la colpa, ne sarebbe uscito. Lui è Hank Voight. Ma quel codice non è solo il suo. Adesso è di Adam, forse più di prima. Cosa succederà? Bentornato Chicago PD.
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