Chicago Med 4×14 – Recensione: Il coraggio di Maggie e la discesa di Will

Categorie: Mass Media

Will Halstead si conferma il re del mai una gioia di Chicago Med mentre Maggie mostra tutta la sua forza e il suo coraggio contro il parere della Goodwin

Il 14esimo episodio di Chicago Med 4 porta ogni caso ad essere personale per i medici dell’ospedale di Chicago. Intanto, Maggie fa la sua scelta.



Nuove emozioni con il 14esimo episodio di Chicago Med 4. Maggie si ritrova a fare una scelta difficile, i sospetti di Connor Rhodes continuano a crescere, il primo appuntamento di Daniel Charles si trasforma in una corsa verso il Med e Will Halstead porta a casa il premio come primo classificato per il mai una gioia di Chicago Med.

Chicago Med

Ed è proprio da Will che voglio iniziare questa recensione di Chicago Med. Da questo uomo che fa un passo avanti e dieci indietro proprio quando sembra essere pronto ad accettare l’aiuto di cui ha bisogno, mentre sembra aver capito gli errori commessi.



Un ragazzino arriva al Med dopo essere stato colpito in un tentativo di rapina. La situazione è grave. La pistola è quella rubata a Will. Quella che Natalie non voleva in casa, accanto a suo figlio. Quella con cui Will pensava di potersi proteggere.

E’ Connor a salvargli la vita. Ma il proiettile non può essere estratto, quel ragazzo rischierebbe di finire su una sedia a rotelle. “Preferisco una gamba sana a due che non funzionano“. Questo il concetto che i medici del Chicago Med esprimono in modo chiaro ad un Will che vorrebbe riportare indietro l’orologio per placare il suo senso di colpa. Ma nonostante le parole di Connor e Sam, il Dr. Halstead agisce ancora una volta come non avrebbe dovuto convincendo quei genitori ad operare il loro ragazzo.



Dopo aver perso un paziente, Will vaga per l’ospedale cercando una soluzione a qualcosa per cui non ha colpa. Non ha impugnato lui la pistola, non è stato lui a sparare. I pensieri di Will si placano solo dopo aver scoperto che quel ragazzo tornerà a camminare. Ma è arrivato il momento di “togliere la testa da sotto la sabbia“. Will prova a rimettere insieme i pezzi. Ma il mai una gioia regna sovrano. Non dobbiamo dimenticarlo.

Will vede Natalie che abbraccia il padre di una piccola paziente che rischia la vita… e le buone intenzione vanno a farsi benedire. Il Dr. Halstead accusa Nat di avere una relazione. Le braccia se ne cadono, e il solo pensiero è “non ne abbiamo avuto abbastanza di questo dramma?“. Sembra di no.

E se c’è qualcuno che può vincere il secondo premio per il mai una gioia di Chicago Med, questi non è altro che Connor Rhodes accusato di aver causato la morte dell’uomo che ha condotto Jay da Will nel finale di metà stagione di Chicago Med. Qualcuno ha fatto la spia, ha denunciato Connor… solo per poterlo aiutare?

Dopo essere stato assolto grazie alle parole di Ava, Connor riprende a fare qualche calcolo. Due più due fa ancora quattro? Chi potrebbe averlo denunciato? Chi farebbe qualsiasi cosa per non perderlo? Ne trovasse una normale il povero Connor.

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Non ci sono certezze su quanto accaduto (ancora non abbiamo capito se ci sia stata o meno la notte di fuoco con papà Rhodes), ma i sospetti di Connor sono anche i miei. Appiccare l’incendio per poter diventare un eroe. Prima la sala ibrida, poi il taglio alla mano per far sì che Connor tornasse da lei. E adesso questo. Purtroppo, non vedo altre risposte se non quelle che ci ha dato Connor.

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Unica nota positiva, aver rivisto il Dr. Latham al Chicago Med. Speriamo solo non sia stato un caso sporadico.

Andate a pagina due per la seconda parte della recensione di Chicago Med

Chicago Med 4×14 – Recensione: Il coraggio di Maggie e la discesa di Will

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Daniel Charles toglie il camicie per tornare a gettarsi nella mischia. Ed è bello vederlo sorridere, osservarlo in queste nuove vesti. Ma, in perfetto stile Chicago Med, le cose non potevano andare per il verso giusto. La figlia della donna con cui Daniel Charles ha avuto il suo primo appuntamento, è una tossicodipendente.

Ethan e il Dr. Charles cercano di aiutarla. Il suo cuore ha un problema, ma se non deciderà di curarsi, qualsiasi cosa faranno sarà del tutto inutile. E allora ancora una volta Chicago Med ci ricorda che se non siamo noi i primi a volerci rialzare in piedi, è del tutto inutile che persone che amiamo ci provino. Un po’ come sta accadendo a Will. Natalie ha provato ad aiutarlo, ma fino ad ora è stato solo fiato sprecato.

Dopo aver dato un medicinale a quella ragazza e averle spiegato i rischi del trattamento, arriva una nuova crisi e pochi istanti dopo una fuga che non è la prima. E’ vero, il compito dei genitori è aiutare i figli. Ma quell’aiuto può arrivare solo fino ad un certo punto. Se decidiamo di distruggere la nostra vita, niente e nessuno potrà fermarci.

E poi c’è lei, Maggie, che in questo episodio di Chicago Med mi emoziona ed apre il mio cuore al bisogno di aiutare il prossimo. Chiunque esso sia. Sydney torna al Chicago Med. Il tempo sta per scadere. C’è bisogno di un trapianto di rene. Ma è alla fine della lista dei trapianti. Non ce la farà. E questa è la sola certezza di Maggie.

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Ma c’è ancora qualcosa che Maggie può fare. Può donare il suo rene. Può aiutare quella paziente, può fare la differenza questa volta. La Goodwin cerca di impedirglielo in ogni modo. E questa volta non riesco a schierarmi da nessuno dei due lati. Il pensiero della Goodwin è che Maggie sta rischiando la sua vita, il pensiero di Maggie è che se non lo farà, sarà Sydney a perdere la sua.

Il coraggio di Maggie, la mano della Goodwin che le resta accanto. Chicago Med ci emoziona con questo momento, e ci conferma ciò che già sapevamo. Non esisterebbe nessuno Chicago Med senza la nostra Maggie.

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