Chicago Med 3×17 – Recensione: L’incapacità di amare

Categorie: Mass Media

Il diciassettesimo episodio della terza stagione di Chicago Med delinea le storie di tutti i medici di Dick Wolf. Ethan e sua sorella, Sarah e suo padre sotto l’occhio attento e vigile del Dr. Charles. Connor e Ava, la Goodwin e Nat e Will.
Chicago Med torna a tenermi incollata allo schermo. Un nuovo episodio ci avvicina al finale di stagione, e nel mezzo quelle che sembrano essere le nostre certezze. Come April ed Ethan, che nonostante siano così diversi sono riusciti a trovare un equilibrio che non è una forzatura. Un’altra coppia nata dal nulla nel mondo One Chicago, ma che ha funzionato. Non possiamo dire lo stesso dei Brettonio. Ma questa è un’altra storia.
April ed Ethan restano una certezza. Così come lo sono April e Noah. Questo personaggio che appare ancora secondario, continua a conquistarmi. Diventerà un ottimo medico, è sulla strada giusta. E la sua crescita la mostra in ogni episodio. April è accanto a lui, e in questo episodio di Chicago Med 3 non mi ha urtato il sistema nervoso come spesso accade.

Natalie e Will lavorano insieme in questo nuovo episodio di Chicago Med 3. E’ Maggie a decidere, tanto “va tutto bene“. Due genitori spaventati arrivano al Med portando il loro bambino. Il dolore alla pancia è forte, e una diagnosi è già stata fatta. La sindrome di Pandas. Una malattia diagnosticata da un medico che la rende la risposta a tutto ciò che non riesce a spiegare. Will lo sa, così come Natalie e la madre di questo bambino.
Nel 17esimo episodio di Chicago Med Will e Natalie sono ancora… in pausa? Non lo sappiamo, non lo capiamo. Non sono mai stata una grande ammiratrice di questa coppia, ma il vederli insieme non sembrava una cosa tanto sbagliata. E invece, Dick Wolf ha tirato fuori dal cilindro una pausa di riflessione e Will resta a dormire sul divano di una donna che ha dimostrato di essere una presenza indesiderata ancora prima di aprire bocca.
Nulla è accaduto tra loro, ma la pausa continua. Non poteva essere altrimenti.

La Dr. Manning e il Dr. Halstead cercano insieme di mostrare la realtà delle cose a questi due genitori. Natalie asseconda le loro parole, Will non riesce a farlo. Entrambi sanno che il disturbo ossessivo compulsivo di cui soffre il ragazzo, è genetico. Con una gentilezza che solitamente fa nascere in me istinti suicidi, Nat parla con quella famiglia, con quella madre. Aiuta una donna spaventata ad accettare una realtà che conosce bene. Natalie ha agito come un medico dovrebbe agire. Ascoltando e cercando di aiutare non solo il paziente, ma anche chi gli è accanto.
La verità viene a galla mentre questa pausa arrivata dal nulla, va avanti. Almeno fino a quando Will non decide che è arrivato il momento di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Non tutti sono perfetti. Ed è difficile riuscire a soddisfare sempre le aspettative di chi amiamo. Natalie Manning lo capisce e lo ammette (i miracoli ancora esistono) in questo episodio di Chicago Med. I due fanno un passo avanti verso la riconciliazione. Forse, almeno quest’anno, Will Halstead potrà sorridere un po’ di più.

Chicago Med

E chi sorride al termine di questo episodio di Chicago Med è anche Connor Rhodes. Ava esce con suo padre, o almeno questo è ciò che crede un Connor infastidito e ‘velatamente’ geloso. Ma questa volta parto dalla fine e festeggio un momento di gioia vissuto al termine di questo episodio di Chicago Med. Connor si dichiara, Ava non scappa. Fermate il tempo, perché Chicago Med non ci regalerà un altro momento di pace e serenità.



Chicago Med 3×17 – Recensione: L’incapacità di amare

Dopo questo episodio di Chicago Med 3 ho fatto una constatazione: Dick Wolf deve avere qualche problema con le figure genitoriali dei suoi personaggi. Non c’è altra spiegazione.
Connor si sta prendendo cura del padre della Dr. Reese. Un uomo che, a causa del suo stato mentale, ha confessato a sua figlia di non averla mai amata. Connor fa di tutto per salvargli la vita, e non lo fa solo perché è un suo paziente. E’ il padre di Sarah Reese. Il Dr. Rhodes trova un donatore ma non prima che la Dr. Reese si sia svestita del camice tornando ad essere solo una figlia.

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Sarah prova a parlare, ma la realtà la colpisce come uno schiaffo che nemmeno nei migliori film di Bud Spencer e Terence Hill. Connor è lì, sente ogni parola, poi la informa del cuore. Ma c’è un problema, la febbre. E un’infezione non gli permetterebbe di sottoporsi al trapianto. La Dr. Reese decide così di mentire sulle condizioni di suo padre. Nei suoi occhi vedo la bugia che sta raccontando per salvare un uomo che è pur sempre suo padre. L’operazione riesce in ogni caso, non sappiamo cosa succederà adesso. Non lo sa nemmeno Sarah. Ma il Dr. Charles è accanto a lei. Come sempre del resto.
Ethan intanto è con sua sorella. Due persone diverse, cresciute in due mondi diversi. Ed è una cosa che impariamo nel corso di questi episodi di Chicago Med. Lei è stata adottata, ha vissuto per strada. Sa cosa sta provando quel ragazzo che Ethan prova a salvare nel 17esimo episodio di Chicago Med 3. Resta però il fatto che il Dr. Choi ha ragione. Josh ha bisogno di una famiglia, di qualcuno che gli sia accanto. Quel qualcuno c’è.
Ma per nessuno le cose sono semplici. Josh ha la leucemia, e non riuscirà mai ad amare e a lasciarsi amare “con la nostra definizione“. Ancora una realtà nel nuovo episodio di Chicago Med che mi porta a pensare alle parole di Ethan Choi. Non so per chi essere più triste.
Un uomo concreto, con i piedi saldi a terra e con tanti demoni che difficilmente andranno via del tutto. Per la prima volta Ethan Choi ringrazia sua sorella per averlo aiutato, c’è un po’ di Josh in lei. Ognuno si porta dietro i propri traumi, solo che difficilmente ce ne ricordiamo. Ethan e sua sorella sono insieme forse per la prima volta da tanto nel nuovo episodio di Chicago Med.
E sullo sfondo, ad avvicinarci al finale di stagione di Chicago Med 3, la domanda di Sarah Reese: E ora?
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