Chicago Fire 7×14 – Recensione: Girl power… al sapore di chili
Un nuovo episodio tutto al femminile per la settima stagione di Chicago Fire mentre gli uomini di Wallace Boden si preparano alla gara di chili
Il 14esimo episodio di Chicago Fire ci regala una notte al femminile che non dimenticheremo facilmente, e una gara di chili con un vincitore inaspettato.
Derek Haas aveva parlato di un episodio speciale per il giorno di San Valentino. Un episodio di Chicago Fire al femminile che ci avrebbe tenuti incollati allo schermo. E così è stato. Grazie a Brett e Foster, e grazie al provvidenziale arrivo di Stella. Ma questo episodio di Chicago Fire conferma ancora una volta ciò che amiamo nello show di Dick Wolf: la capacità di alternare momenti che ci fanno vivere in un perenne stato di ansia, e momenti in cui tutto ciò che possiamo fare è tenerci le mascelle per paura che possano cadere. Momenti come questo.
L’episodio di San Valentino della settima stagione di Chicago Fire non ha fiori o cioccolatini. Ha tre donne che hanno bisogno di staccare la spina. Tre splendide donne pronte a divertirsi senza nulla a cui pensare. Peccato che Derek Haas non la pensi allo stesso modo. La direzione è l’Indiana, dove Brett è nata e cresciuta. Lo scopo è quello di non avere uomini intorno, di non pensare al giorno di San Valentino… e stare lontane dalla serata chili.
Mentre le tre donne della 51 sono in viaggio, piene di speranze per la loro serata, Boden da il via alla gara di chili. Una gara decisamente competitiva che mostra ai fan di Chicago Fire quegli ingredienti che contribuiscono a rendere ogni episodio degno di essere guardato. Cruz e Otis da un lato, Mouch ed Hermann dall’altro, Ritter, Cup e Tony e, a sorpresa, Casey e Severide.
Si, gli ingredienti ci sono tutti. E c’è anche una novità momentanea nel quadro. I due sostituti di Brett e Foster che si riveleranno essere la sorpresa più esilarante dell’intero episodio di Chicago Fire.
Brett e Foster sono pronte, Stella le raggiungerà dopo aver sistemato alcune ordinazioni del Molly. Unica pecca di questo episodio di Chicago Fire. Non sarebbe stato male vedere anche Kidd in quella situazione. D’altra parte, se Stella non fosse arrivata in ritardo non avrebbero potuto spostare il bus essendo tutte le altre auto fuori uso.
Le disavventure delle donne della Caserma 51 iniziano sin dal primo momento. Infondo, questo episodio di Chicago Fire è dedicato a loro. Brett e Foster incontrano un uomo che ha problemi con il suo trattore. Bastano pochi secondi perché un bus sbandi capovolgendosi. C’è una squadra di hockey locale che ha appena vinto all’interno. Dei ragazzini che non si arrenderanno mai, nemmeno quando il loro capitano cadrà sulla neve davanti ai loro occhi.
Il nuovo episodio di Chicago Fire scorre velocemente. Sylvie ed Emily non si fermano un attimo, non si arrendono mai. E’ Brett a prendere in qualche modo il controllo della situazione, e l’affiatamento con Emily permette ad entrambe di aiutare quei ragazzi. Ma, in perfetto stile Chicago Fire, ogni volta che una cosa sembra sistemata (per modo di dire), si presenta un altro problema. E l’ansia diventa parte di noi.
Andate a pagina due per la seconda parte della recensione di Chicago Fire
Chicago Fire 7×14 – Recensione: Girl power… al sapore di chili
La paura che uno di quei ragazzi possa non farcela ci accompagna per l’intero episodio. Un episodio in cui Derek Haas ci mostra ancora queste donne forti e intelligenti, che lavorano insieme come una macchina ben oliata. Ci mostra inoltre una chimica che non è forzata. E che resta un piacere guardare.
Nella Caserma 51 intanto, ci sono due “rompiscatole” che continuano a criticare la gara di chili che si ripete ormai ogni anno. Sacra, intoccabile. Come ognuno di questi vigili del fuoco. Ognuno regala un sapore diverso a questo show. Ed è un’aggiunta che bilancia ogni cosa. Come Ritter. L’ultimo arrivato in Caserma con quel cucciolo che anche Boden ha amato al primo sguardo.
Otis vuole vincere, il suo spirito competitivo non ha paura di mostrarsi mentre Cruz cerca di contenerlo. Severide e Casey controllano la situazione. Ma c’è qualcosa di diverso che nessuno riesce a vedere. Ed io che pensavo avessero bisogno di parlare. Che Kelly se avesse bisogno.
Invece il tenente e il capitano della 51 sono concorrenti a sorpresa quest’anno. E il messaggio per Ritter è chiaro:
Detto, fatto. Derek Haas ha portato un po’ di leggerezza nella vita di Casey e Severide in questi ultimi ultimi episodi. E nonostante mi dispiaccia non vedere Kelly accanto a Stella, ringrazio per questi momenti che mancavano da troppo tempo.
Le ragazze continuano a muoversi velocemente per salvare quei ragazzi che non mollano. Che restano concentrati su quella che sarà la loro vittoria più importante. E nonostante il caos e la paura, mi ritrovo ad emozionarmi per la grandezza di queste donne, per quel girl power a cui Chicago Fire ha dedicato un episodio.
Foster ferma un’emorragia con del ferro bollente, Brett pensa velocemente, si muove ormai al di là delle proprie forze. Nessuna delle due si arrende. Poi, per miracolo, Stella arriva al momento giusto. Il bus viene spostato, il capitano riapre gli occhi. Respira. Di lì a poco i soccorsi.
Le nostre tre ragazze diventano membri onorari della squadra di hockey. E adesso, finalmente, un bicchiere di vino lontano dall’odore di chili che aleggia per la Caserma.
Ma, alla 51, è il momento di scoprire chi è il vincitore della gara. Lo sguardo di Cruz, come quello di Otis, resta sempre impagabile. Boden assaggia con un cucchiaio che esce da un astuccio. Non poteva essere altrimenti. Il momento è sacro. Abbiamo un vincitore. Squadra numero 4.
E qui, Chicago Fire, ci stupisce ancora una volta.
Un episodio pieno di ansia e paura. Un episodio adrenalinico e divertente. Un nuovo episodio di Chicago Fire che non delude le mie aspettative.
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